La variante Delta corre in Sardegna. Il sequenziamento dei tamponi positivi eseguito nell'ultima settimana nelle province di Cagliari e Oristano ha confermato che, su 32 test analizzati, in 23 casi a infettare le persone era stata la Delta, molto più contagiosa rispetto all'Alfa.

Altri sequenziamenti sono in corso: come quello, nel Laboratorio di analisi dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari-Monserrato, sui tamponi positivi eseguiti sulle trenta persone infettate a un banchetto nuziale. Due sabati fa, hanno partecipato alla cerimonia e al ricevimento per un matrimonio che si è svolto tra Cagliari e l'hinterland. Dopo la festa in tanti hanno avuto sintomi e l'hanno segnalato ai medici di famiglia, e di conseguenza all'Ats. A quel punto sono stati sottoposti al tampone molecolare, assai più preciso di quello rapido.

Per i medici è scontato si tratti di Delta ma a dire l'ultima parola saranno i sequenziamenti dei tamponi che sono risultati positivi, dopo i test "a tappeto" eseguiti tra le persone presenti a cerimonia e festa del 3 luglio: compreso il personale che ha curato il servizio ai tavoli. 

L'attesa è anche per i casi in studio nel Laboratorio di microbiologia dell'altra Aou sarda, quella di Sassari, che sotto il coordinamento di Roberto Rubino processa i tamponi eseguiti nelle province di Nuoro e, appunto, di Sassari: lì si sta provvedendo anche al sequenziamento dei 57 tamponi positivi eseguiti la settimana scorsa, per individuare la variante che ha infettato i pazienti.

“La Sardegna è dotata degli strumenti necessari per fare tutto ciò che il Governo sta chiedendo di fronte alla grande diffusione di questa variante così infettiva, cioè i tracciamenti e i sequenziamenti – ha detto Ferdinando Coghe, direttore del Laboratorio di analisi dell'Aou di Cagliari -. Facciamolo subito, prima ancora che il Governo lo renda obbligatorio, isoliamo il più possibile i focolai come si sta facendo per quello scoppiato durante il matrimonio nel Cagliaritano".

(Unioneonline)

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