C’è il progetto per la rinascita dell’Anfiteatro romano di Cagliari. Il documento è stato approvato dalla Giunta comunale di Massimo Zedda, su impulso dell’assessore alla Cultura Maria Francesca Chiappe.

Due i livelli di intervento. Il primo, immediato, riguarda i lavori necessari «per una rapida apertura del sito come parco archeologico e contenitore di eventi culturali». Quindi concerti, ma non solo. L’altro invece guarda a un futuro più ampio e delinea «scenari di lunga durata che facciano risaltare le potenzialità del  monumento quale tassello urbano, realizzabili mediante interventi ad ampia scala che coinvolgano anche le amministrazioni degli altri siti presenti attorno». Orto Botanico in testa. A disposizione ci sono quattro milioni di euro. 

La delibera di palazzo Bacaredda è accompagnata da numerose relazioni allegate. Si prevedono «interventi di regimentazione delle acque e di salvaguardia dei versanti soprastanti»,  «restauro del muro del podio e  risanamento e messa in sicurezza del primo ambulacro», il «ripristino del muro di confine con l’orto botanico» e, ultimo ma non ultimo, «la creazione di un’area spettacoli che utilizza l’arena come palco per gli eventi e l’allestimento di una platea verde nel tratto mancante della cavea». La capienza massima è stimata in 800-1000 spettatori per «mantenere la funzione di accoglienza di rappresentazioni culturali ma ridimensionandone la portata». 

L’ingresso sarà quello carrabile su viale Fra’ Ignazio, che verrà reso accessibile anche ai disabili. La Giunta dà il via libera anche alla  «ristrutturazione del blocco dei servizi ritenuto indispensabile per la funzionalità dell'area, come spazio per spettacoli ed eventi dovrà mantenere l’intera volumetria oggi esistente».  In futuro verrà creato un percorso unico che comprenderà Anfiteatro e Orto Botanico. 

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