La Corte di Cassazione ha annullato (con rinvio) il provvedimento di sequestro  di 53 mila euro che era stato disposto nei confronti di Giacomo Flore, arrestato lo scorso luglio assieme ad altri 17 ultrà del Cagliari per risse e violenze compiute in nome dei colori rossoblù. 

Il denaro era nella disponibilità del trentacinquenne, che per gli inquirenti assieme ad altri due era al vertice della frangia violenta del gruppo degli Sconvolts. Stando alla ricostruzione della Procura, Flore, difeso dall’avvocato Riccardo Floris, si occupava della gestione della cassa: era il tesoriere e raccoglieva i soldi provenienti dalla vendita di sciarpe, gadget e maglie dei calciatori. 

La suprema Corte però ha annullato il provvedimento del tribunale cagliaritano su quella somma.  Per giustificare il sequestro non è sufficiente il rischio che il denaro – provento probabilmente dell’attività lecita della vendita di maglie del club autografate dai calciatori e altro – sia a rischio dispersione o serva a finanziare il gruppo ultras. La decisione è stata rimandata al Riesame. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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