Chi si è reso colpevole di eventuali reati deve essere “perseguito”. È una delle richieste che compaiono nella lettera che il sindaco di Cagliari ha inviato, insieme al capogruppo del Pd, Fabrizio Marcello, al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese con riferimento agli “incresciosi episodi” che si sono verificati in occasione della partita Cagliari-Napoli del 21 febbraio scorso. Quel giorno un folto gruppi di tifosi campani “si è rifiutato di salire sui pullman, che li avrebbero accompagnati allo Stadio in sicurezza, e hanno invece attraversato la città a piedi per ben 7 km urlando slogan offensivi nei confronti di Cagliari e dei suoi abitanti". "Solo l'intelligenza e il buonsenso dei cittadini cagliaritani hanno impedito di trasformare una partita di calcio in un'occasione di scellerata violenza – scrive il primo cittadino - Resta per noi inspiegabile il fatto che siano stati 'accompagnati' a piedi allo stadio, bloccando il traffico, percorrendo vie trafficate e molto frequentate, correndo il rischio elevatissimo di entrare in contatto con la tifoseria locale. Sarebbe bastata una piccola scintilla per scatenare una guerriglia urbana dagli esiti imprevedibili, come già avvenuto in passato in tante città italiane”.

Truzzu quindi chiede non solo che vengano perseguiti "tutti coloro che si sono resi colpevoli di eventuali reati", ma anche di potenziare gli organici delle forze dell'ordine in città utilizzando i militari nel presidio del territorio "al fine di garantire alti livelli di sicurezza di tutti i cittadini".

(Unioneonline/s.s.)

Riceviamo dal sindacato di polizia Siulp e pubblichiamo:

"Abbiamo  letto le dichiarazioni stampa  dei consiglieri comunali e del sindaco  di Cagliari. Siamo  rimasti  sgomenti di fronte a dichiarazioni  sulla partita Cagliari-Napoli  della settimana  scorsa. L'indignazione  nasce sull'errata interpretazione del servizio di ordine  pubblico  da parte delle forze dell'ordine. In primis ci chiediamo  che competenze hanno questi signori politici  visto che nessuno di loro ha mai lavorato  nelle forze dell'ordine. Anche il presidente  della Regione Solinas  si è  indignato  sui cori dei tifosi  napoletani, ma ha  evidenziato il grande lavoro  della Polizia. Anche noi siamo  indignati sui cori, ma non ci diamo  più  importanza  atteso che tutti i servizi  di ordine  pubblico sono caratterizzati da improperi e insulti anche personali. Quello che per noi è  intollerabile è  utilizzare questi cori per attaccare le forze dell'ordine. Non è  pensabile che  per questioni elettorali si accusino le forze dell'ordine di non aver fatto  il proprio  lavoro quando  il corteo non è  stato  certamente  caratterizzato  da disordini. Solo dopo la conclusione  della partita  i tifosi cagliaritani hanno creato  disordini  prontamente  gestiti dalla Polizia  di Stato. Questo è  quanto  accaduto. Il resto sono strumentalizzazioni politiche  che il Siulp   combatterà  con ogni forza".

Salvatore Deidda, Segretario generale Siulp Sardegna

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