Cagliari, in due anni la Procura generale ha confiscato beni alla criminalità per 21,8 milioni
Una collaborazione stretta, quella tra il massimo ufficio requirente del Distretto e la Guardia di finanza, che oggi hanno rinnovato l’accordo in materiaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In due anni la Procura generale di Cagliari ha confiscato beni alla criminalità per 21,8 milioni di euro, due terzi dei quali grazie alle attività della Guardia di Finanza.
Una collaborazione stretta, quella tra il massimo ufficio requirente del Distretto e le Fiamme Gialle, che oggi hanno rinnovato l’accordo in materia di confische con la firma di un documento sottoscritto dal Pg, Luigi Patronaggio e il generale Claudio Bolognese, comandante in campo dei finanzieri dell’Isola. Alla firma del documento erano presenti anche il Procuratore capo della Repubblica di Cagliari, Rodolfo Sabelli, al timone della Direzione distrettuale antimafia e la sostituta procuratrice generale Liliana Ledda che coordinerà il tavolo per le esecuzioni delle confische con gli ufficiali delle Fiamme Gialle.
«Il documento – come ha spiegato Patronaggio – consolida l’azione di contrasto alla criminalità, confermando una sinergia che ha permesso di sottrarre ingenti patrimoni alla criminalità».
Tra i beni passati di recente allo Stato ci sono immobili, aziende agricole e conti per oltre 13 milioni di euro sottratti ad una banda ogliastrina specializzata in rapine ai portavalori, altri 3 milioni confiscati a due organizzazioni specializzate in traffico di stupefacenti e altri derivanti da condanne per svariati reati.