Addio a Giampiero Maccioni, morto all’età di 82 anni, punto di riferimento del mondo del volontariato nell’Isola, per lungo tempo presidente dell’associazione sarda Trapianti – Vita Nuova dedicata al cardiochirurgo Alessandro Ricchi.

L’annuncio sui social di Giuseppina Lorenzoni che porta avanti, insieme ad altri volontari, il suo lavoro: «Oggi è un giorno triste, tristissimo. Il nostro presidente onorario Giampiero Maccioni ci ha lasciato. Ci sentiremo più soli senza di lui che è stato un socio fondatore della nostra famiglia ed associazione, e un vulcanico presidente». Ufficiale in congedo dell’Esercito Italiano (Divisione Folgore), Maccioni, originario di Iglesias, ha sempre svolto un ruolo di primo piano nell’ambito del volontariato socio-sanitario.

La nuova vita

Era nato due volte.  La seconda vita era cominciata grazie al cuore di un ragazzo di 19 anni.  Un trapianto provvidenziale. L’intervento era stato portato a termine dall’equipe guidata da Alessandro Ricchi. Un gesto di straordinaria generosità che aveva assicurato a Giampiero Maccioni una vita nuova. Ha raccontato la svolta nel libro «Vi darò un cuore nuovo». 

«Ho voluto scriverlo – ha dichiarato in un’intervista pubblicata sulla rivista della Federazione nazionale associazioni di volontariato malattie epatiche e trapianto, di cui è stato presidente - per mettere nero su bianco l’esperienza di un malato nei confronti dei pazienti, dei familiari e degli operatori sanitari che vivono la sofferenza e la gioia per la resurrezione a vita nuova con un trapianto. L’ho scritto anche per sensibilizzare, diffondere la cultura del dono degli organi in tutto il Paese e per dare il via a una serie di convegni che negli anni si sono tenuti in Italia. Volevo, con la mia esperienza, raggiungere più persone possibile e, naturalmente, tutte le associazioni di volontariato del settore della donazione e trapianto. Il messaggio della donazione degli organi è troppo importante e ancora non adeguatamente conosciuto».

In tanti lo ricordano attraverso i social. Così Pino Argiolas, già presidente dell’associazione Prometeo: «Credo che poche persone in Sardegna hanno promosso la donazione degli organi e i trapianti come ha fatto Giampiero, facendo tantissima promozione nelle scuole e utilizzando lo sport, in particolare l'atletica leggera come veicolo di promozione della donazione».

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