Si definisce un cultore del caffè. Quello di qualità, quello buono per gusto e aroma. 

Andrea Pettinari, 33 anni, è forse l’unico e ultimo titolare di una torrefazione artigianale nel centro di Cagliari, che porta avanti assieme alla moglie. Sono lontani i tempi in cui se ne contavano cinque o sei, a cominciare da quella di via Dante, a metà tra piazza Giovanni e piazza San Benedetto.

Pettinari lo rivendica con garbo, senza andare a caccia di primati: in via Caprera ha un piccolo bar dove si possono degustare le sue eccellenze, spendendo grosso modo quel che si spende per una tazzina di prodotto commerciale.

Il caffè qui arriva dalla Colombia e dall’Etiopia, ha note di gusto orientali: dolci come ciliegie, ma retrogusto amarognolo come il rhum di pregio. E viene tostato, un chilo dopo l’altro, in una sorta di soppalco, dove vengono custoditi i sacchi con quintali di chicchi.

Per capire che cosa è per lui il caffè, Pettinari organizza anche degli eventi: uno, domani dalle 8.30, in via Caprera. Il Caffè dell’arte in presentazione si chiama Impressionismo. Chi ha avuto il piacere di assaggiarlo in anteprima lo definisce impressionante. «Tutti vanno alla ricerca delle cose buone e di qualità», dice Pettinari. «Il mio è un lavoro di ricerca, riflesso delle tante esperienze che ho fatto in tutto il mondo. E direi che posso ritenermi soddisfatto anche dalla risposta: non c’è bisogno di essere esperti per saper scegliere un caffè artigianale di livello».

© Riproduzione riservata