Dall'esterno sembrava uno dei tanti garage del condominio. Dentro era stato riempito di frigoriferi e surgelatori che conservavano circa una tonnellata di carne e pesce che, una volta trasferiti nella cucina del ristorante, sarebbero stati preparati dalle esperte mani dei cuochi cinesi. Peccato che quella montagna di alimenti, almeno secondo quanto accertato ieri dai Carabinieri del Nas, fossero tenuti in un pessimo stato di conservazione dai titolari del ristorante 'La Muraglia' di via San Benedetto, tanto da rendere necessario il sequestro penale del garage.

L'ISPEZIONE I sigilli dei militari del Nucleo antisofisticazione sono scattati ieri al termine di una lunga ispezione iniziata a mezza mattinata e che si è protratta sino al primo pomeriggio. Gli uomini del Nucleo antisofisticazione agli ordini del capitano Giovanni De Iorgi non avevano in agenda un accertamento al ristorante cinese, ma stavano accompagnando i colleghi del Noe (il Nucleo operativo ecologico guidato dal capitano Angelo Murgia) che avevano ricevuto una segnalazione su una canna fumaria che, a quanto pare, dava fastidio ad alcuni inquilini del condominio. Durante il sopralluogo all'esterno dell'attività, gli investigatori del ministero della Salute hanno però scoperto il garage nel retro del palazzo che si raggiunge da un vialetto al lato del ristorante, affacciato su un cortile dove tutte le famiglie possiedono le rispettive autorimesse.

UNA TONNELLATA DI MERCE Un box condominiale di oltre venti metri dove, stando a quanto accertato dagli investigatori, erano sistemati in batteria una sfilza di frigoriferi, congelatori a pozzetto, pieni zeppi di prodotti alimentari che poi rifornivano il ristorante. In tutto, stando alle contestazioni, circa una tonnellata di carne e di pesce (in particolare pollame e lonza di maiale) surgelati in un ambiente non idoneo e senza le indispensabili autorizzazioni igienico-sanitarie.

IL SEQUESTRO E proprio la contestazione del cattivo stato di conservazione degli alimenti ha fatto scattare il sequestro del magazzino con tutto quello che c'era dentro. I Nas contestano ai titolari del ristorante la violazione della legge che disciplina l'igiene della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. Per questa ragione, appena apposti i sigilli, i carabinieri hanno informato il pubblico ministero Daniele Caria, sostituto procuratore di turno in Procura, a cui già nelle prossime ore verrà inviata una dettagliata relazione. Ma non c'è solo l'aspetto penale: i militari del Ministero della Salute starebbero contestando al ristorante cinese di via San Benedetto anche alcuni illeciti amministrativi che riguardano in particolare la cucina.

FRANCESCO PINNA
© Riproduzione riservata