Il corpo è stato avvistato verso le 13 da un pescatore che ha chiamato i Carabinieri che stavano indagando sulla vicenda. Dopo la denuncia di scomparsa erano state avviate le ricerche degli uomini di Circomare, dei sommozzatori dell'Arma, della Capitaneria di porto e dei volontari della Croce Rossa. La donna aveva lasciato a casa, dove viveva con due sorelle dopo la morte della mamma, tutti suoi effetti personali (cellulare, documenti, danaro). Al momento non si escludono le varie ipotesi, anche se la più probabile è che Vanessa Schintu si sia tolta la vita gettandosi in mare.

RICONOSCIMENTO - Si svolgerà questa sera nella sala mortuaria dell'Ospedale San Martino di Oristano il riconoscimento ufficiale da parte dei familiari del corpo ritrovato in tarda mattinata davanti alla foce del fiume Temo a Bosa. Gli inquirenti hanno pochissimi dubbi sul fatto che si tratti di Vanessa Schintu, la donna di 26 anni scomparsa venerdì scorso. Dopo il recupero del corpo, la Procura della republica di Oristano ne ha disposto il trasferimento nella sala mortuaria del "San Martino" dove, dopo il riconoscimento, domani mattina sarà effettuata l'autopsia che dovrà accertare le cause della morte. L'ipotesi più accreditata è quella di un suicidio, che sarebbe avvenuto il giorno stesso della scomparsa. Da un primo esame esterno del cadavere, sembrerebbe che il corpo sia stato in mare per un periodo di quattro o cinque giorni.
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