La buona notizia, per chi lo riceve, è che l’assegno unico universale versato ogni mese in Sardegna ha un valore medio di 161 euro. La cattiva emerge guardando lo stesso dato da un’altra prospettiva: significa che i redditi dell’Isola sono bassi. Predono di più (167 euro) solo le famiglie calabresi. E per quelle siciliane la somma è identica a quella sarda: la seconda più alta d’Italia. Solo che, come scrive l’Inps, per determinare l’importo dell’aiuto  l’istituto fa riferimento alla “maggiorazione per i figli disabili under 21, i figli appartenenti a famiglie numerose e  quelli di madri fino a 21 anni. Tuttavia”, ed ecco il lato negativo, “risulta evidente che il livello del reddito Isee rimane la determinante principale della misura economica dell’Auu per figlio”. 

Trarre le conclusioni è facile: al nord gli importi sono inferiori a quelli del sud perché “la misura del beneficio riconosciuto è in funzione (inversa) del livello di Isee, di fatto meno elevato al Sud rispetto al Nord”.  

L’assegno unico da febbraio 2022 ha sostituito e assorbito altre misure legate alla genitorialità. I beneficiari sono i nuclei familiari con figli minorenni a carico, ovvero figli maggiorenni ma che non abbiano ancora compiuto i 21 anni di età se studenti o disoccupati, oltre che figli disabili senza limiti di età. Per i nuovi nati l’assegno decorre dal settimo mese di gravidanza

Nei primi undici mesi dell’anno scorso – ultimo aggiornamento dell’Inps - sono state presentate 6,1 milioni di domande in tutta Italia. In Sardegna sono state 148.568 (il 2,4% del dato nazionale), per un totale di 217.043 figli. 

L’Inps prevede l’accredito dell’Auu anche in favore dei percettori di reddito di cittadinanza, come integrazione calcolata sulla base di alcuni parametri (al ribasso): in Sardegna  è stata erogata una media di 97 euro per 15.409 figli. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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