Gli inquirenti li hanno definiti «Un gruppo di feroci rapinatori». E il capo della banda sarebbe stato Raffaele Arzu, 30 anni, l'ex latitante di Talana arrestato l'8 dicembre scorso. Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare in carcere per l'omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio e il ferimento dell'appuntato Enrico Monti, intervenuti per sventare una rapina alla filiale della Mps di Umbertide, il 30 gennaio 2006.

Oltre Arzu, ci sono nomi noti della scena criminale come Pietro Pala, 40 anni, originario di Orune ma da anni residente nella Penisola, e Pietro Roberto Fragata, 37 anni, di Arzana. Tutti già in carcere per altri reati.

Secondo gli inquirenti faceva parte del comando anche Fabrizio Demontis, 36 anni di Escalaplano, prelevato giovedì sera dalla comunità di Ortacesus dove scontava una condanna a sei anni per rapina. Quello che è considerato quinto elemento della banda che partecipò alla rapina di Umbertide, Ivo Carta, è stato ucciso a colpi di fucile il 14 luglio 2006 a Orune. Un quinto provvedimento cautelare è stato infine emesso nei confronti del sovrintendente della polizia penitenziaria di Perugia, Gian Marco Mascia, per favoreggiamento. «Il suo ruolo - è stato precisato dagli inquirenti - non è comunque legato all'episodio dell'omicidio». Arzu, Fragata e Pala si trovano in carcere perchè condannati in primo grado per il tentato omicidio di una guardia giurata durante la rapina al supermercato Pam di San Marco, a Perugia, nell'aprile 2007. Arzu è stato condannato a 16 anni di carcere, Fragata a 14. Proprio dagli elementi raccolti in quella e in diverse altre rapine attribuite alla banda hanno permesso di risalire al gruppo criminale. Dalla ricostruzione dell'episodio di Umbertide, è emerso che ad assaltare la Mps sono stati tre rapinatori armati, mentre almeno altri tre attendevano fuori per favorire la fuga. All'arrivo dei carabinieri c'è stato un primo conflitto a fuoco con i tre che erano all'interno dell'istituto, ma è stato l'intervento di chi attendeva fuori a causare la morte di Fezzuoglio e il ferimento di Monti. Da quanto emerso dalle indagini, in particolare, fu Pala ad imbracciare il kalashnikov e a sparare.

I dettagli sulle indagini e sull'operazione sono stati forniti in una conferenza stampa ieri mattina nel comando provinciale dell'Arma di Perugia, alla presenza del vice comandante del Ros, il generale Mario Parente, del comandante del reparto operativo di Perugia Pierugo Todini e dei sostituti procuratori Antonella Duchini e Giuliano Mignini.

Il quadro accusatorio è stato ricostruito attraverso numerose e lunghe intercettazioni telefoniche, l'incrocio dei dati relativi ai tabulati e alle celle della telefonia e l'acquisizione di diverse testimonianze. A testimonianza (ce ne fosse bisogno) dell'importanza di questo strumento per il contrasto alla criminalità.

Per l'ex primula rossa Raffaele Arzu si tratta dell'ennesima gravissima accusa da cui difendersi. Dopo la condanna per l'assalto al supermercato Pam nella Penisola lo attendono numerosi altri procedimenti giudiziari.
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