Animali chiusi in auto sotto il sole: si può rompere il vetro per salvarli?
Una situazione d’emergenza che richiede un pronto intervento nel rispetto di tutti: ecco cosa dice la leggePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In estate può capitare di imbattersi in scene che stringono il cuore: un cane – o un altro animale – chiuso all’interno di un’auto parcheggiata sotto il sole, senza ventilazione, con i finestrini alzati e il motore spento. In pochi minuti, l’abitacolo può raggiungere temperature altissime, diventando un forno e trasformando una banale dimenticanza in una trappola mortale. Ma in questi casi, che cosa si può fare? È lecito intervenire rompendo il vetro per salvare l’animale o si rischia una denuncia?
Le campagne di sensibilizzazione degli ultimi anni hanno acceso i riflettori sulla gravità di queste situazioni, ma restano molti dubbi su come comportarsi di fronte a un animale in evidente difficoltà. Secondo le linee guida dell’Oipa, l’Organizzazione internazionale per la protezione degli animali, la prima cosa da fare è accertarsi che il proprietario dell’auto non sia nei paraggi e che non si tratti di una situazione temporanea destinata a risolversi nel giro di pochi istanti. Se invece il tempo passa e il proprietario non si trova, è fondamentale non agire d’impulso ma chiamare subito il 112, fornendo tutti i dettagli del caso e indicando con chiarezza il luogo e le condizioni dell’animale.
Le forze dell’ordine, come ricorda l’Oipa, hanno il dovere di intervenire per verificare lo stato dell’animale e, se necessario, possono attivare anche un pronto soccorso veterinario. In attesa del loro arrivo è buona prassi documentare tutto: scattare foto, registrare un video con il cellulare, coinvolgere altri testimoni presenti. Questo può rivelarsi cruciale qualora la situazione si aggravi e si renda necessario un intervento diretto. Ma se le forze dell’ordine non arrivano in tempo e l’animale rischia la vita, cosa si può fare senza rischiare ritorsioni? Anche in questo caso l’Oipa è chiara: si può invocare lo stato di necessità ma resta doveroso chiamare le forze dell’ordine. Questa resta la regola “maestra”.