La conferma del focolaio è arrivata oggi dal Centro di Referenza delle Malattie Esotiche di Teramo, che ha eseguito i test di laboratorio sulla base dei campioni inviati dall'Istituto Zooprofilattico della Sardegna dopo i primi sospetti clinici e le analisi anatomo-patologiche effettuate in un allevamento di Tertenia, in Ogliastra. "I nostri veterinari sono intervenuti in seguito ad alcuni casi di aborto delle pecore segnalati dai veterinari dell'Ara - spiega il direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico, Antonello Usai - ma di fronte a quelli che erano sintomi riferibili al virus di Schmallenberg hanno preferito approfondire le analisi. I feti degli animali presentavano anomalie e malformazioni tali da indurre il sospetto che si trattasse dell'Sbv virus, perciò abbiamo allertato subito la Asl, la Regione e il Ministero della Salute". Con la conferma del focolaio sono scattate le misure di protezione previste dai protocolli sanitari e i capi dell'azienda colpita sono stati sottoposti a nuovi prelievi. Intorno all'area, per un raggio di 4 chilometri, è stata rafforzata la sorveglianza entomologica per verificare la presenza del vettore della malattia, l'insetto Culicoides imicola. Il monitoraggio in corso per la blue tongue (trasmessa sempre dal Culicoide), d'altra parte, aveva già dimostrato la sua larga diffusione in Ogliastra, favorita dalle alte temperature di novembre.

AVVIATE PROCEDURE PROFILASSI - L'Assessorato regionale della Sanità, assieme ai servizi veterinari delle Asl di competenza, ha già avviato tutte le procedure di sorveglianza sierologica e la profilassi adottata a livello internazionale per contenere la diffusione del virus di Schmallenberg, isolato in alcuni allevamenti del Sassarese e dell'Ogliastra. Il servizio Prevenzione dell'Assessorato, inoltre, è in contatto costante con il Ministero della Salute per gli aggiornamenti sulla presenza della malattia animale nell'Isola, comune in alcuni Paesi d'Europa e nel Nord-Est dell'Italia.
© Riproduzione riservata