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Tim in classe per favorire uso consapevole dei contenuti digitali
22 ottobre 2025 alle 11:05
Napoli, 22 ott. (askanews) - Parte Mind The Web, l'iniziativa promossa da Tim nell'ambito del progetto europeo IDMO, dedicata al tema della media literacy e alla promozione di un uso critico e consapevole dei media digitali e dell'intelligenza artificiale. Il progetto è rivolto a docenti e studenti della scuola secondaria di secondo grado ed è stato illustrato a Napoli nell'ambito di Prix Italia."E' una campagna di attivazione sociale social e, come sempre, la comunicazione è importante - ha sottolineato Maria Enrica Danese direttrice Corporate Communication & Sustainability di Tim - per appoggiare qualche cosa di concreto che l'azienda vuole fare, quindi, abbiamo scelto dei partner solidi come IDMO che oggi è protagonista di questo evento e come l'Osservatorio for Independent thinking che lavora su un progetto che si chiama Doubt and Debate. L'intenzione è andare nelle scuole, portare dei tutorial ma anche strumenti molto semplici e degli esperti per raccontare come affrontare il digitale nel migliore dei modi e trasformare in valore tutto quello che può dare".Tim è parte rilevante dei servizi digitali in Italia, ma condivide anche la preoccupazione per i rischi di disinformazione e uso subìto degli algoritmi. Per questo motivo il Gruppo ha scelto di supportare progetti che prevedono interventi nelle scuole con strumenti operativi ed esercitazioni lanciando la campagna #RompiLaBolla."Abbiamo voluto fare una campagna di attivazione social in cui chiamiamo i ragazzi a metterci la faccia perché - ha aggiunto Danese - riteniamo che il digitale di cui siamo in gran parte artefici abbia una doppia faccia: tanta informazione, quindi, tante opportunità a disposizione ma anche un potenziale rischio di disinformazione, tante connessioni tra le persone ma anche il rischio di rimanere chiusi dentro una bolla, la bolla in cui tutto ti viene confermato secondo quelle che sono le tue credenze, la bolla che fino agli estremi ti può isolare dagli altri"."Con questa campagna noi ci rivolgiamo ai ragazzi e chiediamo di raccontarci come rompono la propria bolla, di tirare fuori il coraggio perché ci vuole coraggio per farlo, ma non è una campagna rivolta solamente ai ragazzi perché il rischio del digitale riguarda tutti quanti noi e sappiamo, siamo assolutamente dell'idea che una società digitale, che è quello verso cui stiamo andando, ha bisogno delle competenze di tutti e della comprensione da parte di tutti. Questa campagna poi si appoggia su dei progetti molto concreti che vanno nelle scuole e che vogliono raccontare quelli che sono gli strumenti che noi possiamo utilizzare, anche in maniera molto semplice, per difenderci dai rischi del digitale e diventarne totalmente padroni. Noi, ovviamente, riteniamo che il digitale resti una grandissima opportunità: bisogna saperci lavorare, bisogna conoscerlo per sfruttarlo al meglio e per valorizzarne tutte le potenzialità", ha concluso.Scelte semplici e verificabili per uscire dalle bolle algoritmiche rimanendo informati.