Spoofing, Assocontact: bene primi risultati regolamento AGCOM

21 novembre 2025 alle 15:15
Roma, 21 nov. (askanews) - Telemarketing selvaggio, fenomeni illeciti di truffe telefoniche estranei alle aziende regolari, spoofing. Basta generalizzare ma serve invece lavorare insieme, legislatori e aziende, serie, del comparto, a tutela dei cittadini. Lelio Borgherese, presidente di Assocontact, l'associazione nazionale dei Business Process Outsourcer (BPO), aderente a Confcommercio, fa il punto della situazione all'indomani dell'entrata in vigore del regolamento AGCOM sul tema telemarketing contro le chiamate con CLI falsificato (lo spoofing). Meccanismo che consente a truffatori e call center non autorizzati di far comparire sul display un numero fittizio o apparentemente affidabile, impedendo l'identificazione del chiamante."Parliamo di un fenomeno enorme - dice Borgherese -, di decine di milioni di chiamate ogni mese e il filtro anti spoofing che gli operatori di telecomunicazione hanno messo in atto a seguito della delibera AGCOM ha consentito già di filtrare da quando è stata varata la delibera oltre 40 milioni di chiamate illegali. Noi ci aspettiamo che questo numero salga enormemente perchè è comunque una goccia nel mare rispetto al miliardo e mezzo di chiamate spoofate, camuffate, che si stima arrivino nel nostro paese a distruggere la quiete dei nostri dei nostri concittadini. Un ottimo inizio quindi che migliorerà nelle prossime settimane in cui ci aspettiamo che le chiamate bloccate arrivino mensilmente a decine se non a centinaia di milioni di chiamate mese".Obiettivo ripristinare dunque legalità e tutela, a garanzia dei cittadini e di un comparto professionale che complessivamente con 1.400 imprese, oltre 40.000 addetti e 2 miliardi di euro di fatturato annuo, contribuisce in modo decisivo all'occupazione femminile e giovanile con il 94% di contratti a tempo indeterminato e oltre il 50% dei posti di lavoro nel Mezzogiorno. Dove il settore specifico del telemarketing gioca uno ruolo importante:"E' un mondo che grossomodo dà lavoro stabile e dignitoso ad oltre 15 mila persone in italia, oggi in difficoltà e molto in crisi a causa del telemarketing illegale, cioè di tutti quei fenomeni banditeschi fuori legge che non solo distruggono la salute fisica e mentale dei nostri concittadini ma anche posti di lavoro perchè ovviamente più c'è spazio per i banditi e per coloro che infrangono la legge più questo spazio si riduce per coloro che la legge la rispettano e per coloro che svolgono con professionalità il servizio di telemarketing e telepromozione".Urge quindi colpire i veri colpevoli e tutelare cittadini e imprese serie. In questo senso la Proposta di Legge Longi attualmente in discussione alla Camera, per Assocontact rafforza e completa l'azione regolatoria di AGCOM, prevedendo ad esempio l'obbligatorietà di adesione degli operatori ai codici di condotta:"I codici di condotta sono strumenti normativi fondamentali a cui aderisce tutta la filiera del telemarketing, le grandi committenze del mondo Telco, energy, banche, assicurazioni, i contact center, i list provider, le associazioni dei consumatori, avendo stabilito tutti insieme delle regole ancora più stringenti rispetto a quello che la legge prevede in materia di telemarketing. Quindi rendere obbligatoria l'adesione a questi codici di condotta è per noi un punto fondamentale nel contrasto al telemarketing illegale, che si distrugge sì con le innovazioni tecnologiche, i filtri anti spoofing, ma si distrugge altresì se cambiano i nostri comportamenti di cittadini e di attori economici, togliendo il brodo di coltura ai banditi e ai pirati, consentendo il mantenimento di posti di lavoro e creando impresa sana e virtuosa".