Smartphone vietato a scuola, lo psicoterapeuta: "Condiziona l'apprendimento, ora patentino digitale"
Una delle novità dell'anno scolastico 2024-2025 è la circolare del ministro Valditara che sancisce il divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, anche a fini educativi e didattici, per gli alunni dalla scuola d’infanzia fino alla secondaria di primo grado. Giusto o sbagliato? Dibattito apertissimo.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Cagliari, alla cerimonia per l’apertura ufficiale del ciclo delle lezioni, ha sottolineato che “la tecnologia e il suo uso non devono diventare una barriera di incomunicabilità, un territorio recintato, distinto, divisivo, tra mondo giovanile e società degli adulti. Non possiamo e non dobbiamo abbandonare i ragazzi a una chiusura solitaria, in un mondo dominato dalla tecnologia in cui talvolta rischiano di essere imprigionati. Lo smartphone è uno strumento che aiuta nella vita quotidiana, ma non è, non rappresenta la vita, che è molto più complessa, ricca, emozionante”.
Abbiamo sentito il parere di Luca Pisano, psicoterapeuta e direttore Osservatorio Cybercrime Sardegna.