Scampata al femminicidio: "Il primo schiaffo può essere l'ultimo"

25 novembre 2023 alle 10:03

Lidia Vivoli è di Palermo ed è sopravvissuta ad un tentativo di femminicidio da parte del suo compagno.

Da allora ha dedicato la sua vita ad aiutare le altre donne.

"Nel 2012 dopo 5 mesi di relazione andai a convivere con questo uomo che era un principe azzurro, facevo l'assistente di volo e veniva alle 5 del mattino in aeroporto solo per prendere un caffè con me, tutto potevo immaginare tranne che questa fosse una maschera", ha ricordato. Ma la maschera cade presto. "Dopo 5 mesi è venuta fuori la sua personalità da narcisista patologico", ha detto, spiegando che ha tentato di allontanarsi, ma lui voleva i suoi soldi, voleva toglierle la libertà, finché una notte con una scusa è tornato a casa sua.Poi la violenza: "Mentre dormivo mi cominciò a colpire con una padella di ghisa in testa, mi pugnalò con forbici, mi soffocò col filo della abat jour, del ventilatore, mi colpì in faccia aprendomi l'arcata sopraccigliare fino allo zigomo, mi ruppe il naso, il timpano, tre costole. Mi sono salvata non so perché, a questo punto ho pensato che era giusto che io facessi qualcosa per le altre, per avvisarle". 

(Unioneonline/s.s.)