Il cosiddetto "gene Jolie", e cioè quello legato alle mutazioni Brca1 e Brca2 che possono far insorgere il tumore al seno e alle ovaie, entra nelle linee guida medico-scientifiche di cui terranno conto le commissioni dell'Inps che decidono sull'invalidità.

Da oggi, alle donne sane che scelgono la chirurgia di riduzione del rischio, unica vera prevenzione possibile per il tumore alla mammella, all'ovaio e all'utero, verrà riconosciuta, se lo richiedono, una determinata percentuale di invalidità civile per la menomazione permanente di tali organi e per lo stress psichico subito secondo lo status di "handicap non grave" (legge 104, articolo 3, comma 1), salvo che la sofferenza psichiatrica non sia tale da aggravare ulteriormente la situazione.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata