SACE a Bologna: energie nuove per l'export dell'Emilia-Romagna

04 dicembre 2025 alle 17:45
Bologna, 4 dic. (askanews) - L'Emilia-Romagna non è solo un motore trainante, è il cuore pulsante della manifattura italiana. Una regione che vale da sola quasi il 14% dell'export nazionale, ma che oggi, tra tensioni geopolitiche e mercati che cambiano, ha bisogno di nuove mappe per continuare a correre. SACE - l'Agenzia di credito all'esportazione controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze - è arrivata a Bologna proprio per questo: trasformare le sfide in opportunità. Lo spiega Mario Melillo, director SACE: "E' un aiuto nello svilupparsi, nel crescere insieme sul mercato internazionale e quindi un aiuto sia di natura finanziaria assicurativa sia commerciale e noi ci dobbiamo sempre più spingere verso questo percorso di crescita condivisa".E la condivisione si traduce in numeri pesanti. Parliamo di un'area - che abbraccia Emilia-Romagna, Marche e Umbria - dove SACE ha già affiancato 4.500 imprese. Un supporto concreto che, tra il 2024 e l'inizio del 2025, ha mobilitato risorse per oltre 6 miliardi di euro. L'obiettivo? Diversificare, guardando oltre i soliti confini. "Questa è la sesta tappa - prosegue Melillo -. Ritengo che stia andando molto bene. La nostra mission è quella di ascoltare le imprese, quindi incontrarle, ascoltarle, trovare insieme delle soluzioni per poi fare questo percorso di crescita condivisa sia da un punto di vista commerciale che finanziario all'estero, ovviamente, naturalmente partendo dall'Italia: quindi supporto anche in Italia, ma per cercare di potenziare sempre più una crescita internazionale".Bologna è il sesto stop del Roadshow "Energie per il futuro dell'export". Un viaggio di 1.300 chilometri da nord a sud per entrare nelle "case" degli imprenditori. "La conoscenza dei mercati, la conoscenza delle dinamiche di molti paesi che differiscono per caratteristiche anche per un quadro geopolitico che è in continuo cambiamento - ricorda Federico Vecchioni, Presidente Esecutivo B.F. Spa - richiede prudenza, richiede strumenti finanziari adeguati e richiede anche un patrimonio di conoscenze che gli imprenditori, in questo caso i manager del gruppo, devono consolidare e rafforzare attraverso una solida rete di relazioni istituzionali e finanziarie. Il rapporto con SACE ha rappresentato per noi un elemento di grande solidità, non solo sotto il profilo delle garanzie che storicamente l'agenzia rilascia a iniziative di carattere internazionale, ma anche perché abbiamo proprio trovato da SACE quel supporto in termini di relazioni coi governi e anche con gli attori commerciali a seconda di dove noi ci muoviamo". Ma l'export vive anche di eccellenze tecnologiche di nicchia a cui serve una bussola per navigare i rischi politici e scegliere i partner giusti. Ma l'export vive anche di eccellenze tecnologiche di nicchia a cui serve una bussola per navigare i rischi politici e scegliere i partner giusti. Lo conferma Luisa Quadalti Senzani, Presidente e AD di Senzani Brevetti: "Ci può aiutare nella scelta dei clienti, cioè nel valutare quelli che possono essere clienti solvibili, accettabili, che abbiamo solo uno sprazzo di esigenza di un macchinario per il confezionamento". Ascolto, protezione e spinta verso i mercati emergenti. Il viaggio di SACE non si ferma qui: dopo Bologna, il tour toccherà Firenze il 17 dicembre e Roma a gennaio. Ma lo sguardo è globale: nell'agenda del Roadshow spicca anche la tappa speciale di Dubai, per connettere le imprese italiane direttamente con le opportunità del Golfo.