Rimozione del carbone in mare, la raccolta a Porto Torres

22 giugno 2021 alle 13:15aggiornato il 22 giugno 2021 alle 14:42

Ultima fase della grande operazione di rimozione del carbone finito in mare durante le passate movimentazioni, iniziate nel 2003 - quando ancora mancava una normativa di sicurezza ambientale adeguata - dalle attività di carico e scarico dalle navi carboniere alla banchina di Fiume Santo a Porto Torres. Oltre 500 metri cubi di carbone, ovvero quasi cinquecento tonnellate di materiale fossile raccolto dai fondali nell’approdo della centrale elettrica oggi in capo alla società Ep Produzione che ha coordinato le operazioni di recupero.

Questa mattina gli ultimi sacchi colmi di carbone aspirato dal fondo del mare, big bags che una volta riempiti vengono caricati e chiusi, e una volta salpati con la gru sulla banchina vengono depositati negli scarrabili destinati alla gestione dei rifiuto così come è stato classificato, un passaggio necessario prima di essere smaltiti in discarica ad opera del consorzio industriale provinciale.

Tutto si è svolto secondo le norme di sicurezza dell’intervento e della navigazione stabilite dalle ordinanze emesse dalla Capitaneria di Porto Turritana guidata dal comandante Gianluca Oliveti, un ruolo da supervisore rispetto alla gestione coordinata dalla società Ep, attraverso il suo direttore di centrale, Paolo Appeddu. “Operazioni che si concluderanno domani - ha detto Apeddu - e che hanno dimostrato fino ad ora che non esiste alcun rischio di inquinamento”. 

Mariangela Pala