Regione, "frena" la riforma dello Statuto Autonomo: «Ma norme di attuazione urgenti»
Torna d'attualità, in Consiglio regionale, il rafforzamento dell'Autonomia attraverso le norme di attuazione dello Statuto Speciale da concordare con il Governo. Questione facilmente condivisibile così come, in forma trasversale, è ritenuta un'occasione di sviluppo. Tema rilanciato dalla mozione, presentata dal gruppo dei Riformatori, che impegna ad avviare il percorso in Commissione paritetica Stato-Regioni. La mozione era all'ordine del giorno dei lavori dell'aula di mercoledì scorso ma poi è stata sospesa e rinviata in Commissione. L'impegno ora è di lavorare per condividere e indicare le priorità, legate a urgenze e attualità. Dal 1948, sono appena 32 le norme concordate dalla Sardegna, 8 delle quali negli ultimi 20 anni. Il Trentino, ne ha scritto quasi 200, e alcune blindano le competenze legislative su specifiche materie. Particolare che richiama l'attuale difficile rapporto istituzionale, forse all'origine di un congelamento del percorso, segnato dalle diverse leggi regionali impugnate a Roma, e forse all'origine della ''frenata'' della mozione.
UMBERTO TICCA CAPOGRUPPO RIFORMATORI SARDI
SALVATORE CORRIAS PRESIDENTE COMMISSIONE AUTONOMIA CONSIGLIO REGIONALE
GIANLUCA MANDAS CONSIGLIERE REGIONALE MOVIMENTO 5 STELLE
PIERO MAIELI CONSIGLIERE REGIONALE FORZA ITALIA