Paolo Genovese: con i miei film lo spettatore si sente meno solo

04 dicembre 2025 alle 18:45
Roma, 4 dic. (askanews) - Paolo Genovese è abituato ai grandi successi di pubblico. Dopo lo straordinario risultato di "Perfetti sconosciuti" anche per il numero di remake in tutto il mondo, lo scorso anno ha battuto il suo stesso record con "Follemente", film più visto della stagione, che gli è valso il Biglietto d'oro alle Giornate Professionali di cinema che si sono appena concluse a Sorrento. "Penso che il filo rosso che ha unito Perfetti sconosciuti, Follemente ma anche altri miei successi di pubblico, Immaturi, penso che sia una forte empatia e immedesimazione con del pubblico. - ha detto il regista - Si è ritrovato, si è sentito meno solo. Soprattutto quando i film parlano di fragilità , di paure, di ansie, che a volte facciamo pure fatica a condividere, ad ammettere". In questi giorni Genovese è sul set del nuovo film, "Il rumore delle cose nuove", con un cast composto da Emanuela Fanelli, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Stefano Accorsi, Lino Musella, Edoardo Pesce, Rolando Ravello, Claudio Santamaria. "Il Rumore delle cose nuove è la storia di tre coppie dove c'è un po' di tutto, c'è un po' di vita, è un film serio, però anche nella normale vita ci sono parti drammatiche, parti divertenti, parti buffe. - ha detto Genovese - E' un film molto vario. E' una fotografia di tre coppie con un tema che le unisce in qualche modo". Alla domanda se sia preoccupato per il cinema italiano a cui vengono di anno in anno tagliati i fondi pubblici, Genovese risponde: "C'è preoccupazione perché obiettivamente la nostra industria rischia, perché registi, sceneggiatori, molti attori in qualche modo sopravvivono. Però ci sono le maestranze, lo zoccolo duro di questa industria, perché ormai in Italia è un'industria, che in vestito in questo lavoro e il calo improvviso e drastico di questa occupazione sarebbe un problema".