Paesaggio e urbanistica: «Relazione essenziale per il futuro del territorio sardo»
Competenze di Stato e Regione. Ma anche ‘’contaminazioni’’ necessarie per la tutela del territorio. Il futuro della Sardegna è determinato da questa relazione, dal tavolo che fa incontrare il paesaggio (competenza dello Stato) e l’Urbanistica (della Regione).
Giuseppe Biggio, ex direttore del servizio della Pianificazione Territoriale e Paesaggistica della Regione, ha affrontato a Radar, su Videolina, la questione ‘’integrata’’ della pianificazione alla luce dell’assalto delle energie rinnovabili.
«Abbiamo un piano paesaggistico regionale. Che malgrado il ‘’buco’’ al centro, dà un’idea di futuro e un progetto di territorio che rimanda ai comuni la sua applicazione attraverso i piani urbanistici. Offre degli indirizzi, suggerisce come esaltare i valori. L’Urbanistica, al contrario, si è fermata ai confini comunali. Vediamo solo rarissimi casi di strumenti urbanistici intercomunali. Manca il piano regionale: questa è la grande differenza di visione del territorio e di indirizzo».
La questione resta così confusa, affidata a una soluzione politica. Ma Biggio ricorda: «Tre legislature regionali hanno cercato di demolire il piano paesaggistico agendo sull’Urbanistica. Ma la modifica di alcune leggi per la casa non possono intervenire su uno strumento che è ‘’altro’’»