Orgosolo, un murale contro la speculazione energetica in memoria di Ovidio Marras
Ovidio Marras, il vecchio che disse "no" a chi gli offriva denaro per comprare le sue terre e speculare sulla bellezza della Sardegna. I volti dei quattro mori, tirati e cupi, sfidano i signori del vento abbattendo le pale eoliche che brutalizzerebbero l'Isola.
Così l'arte di Pina Monne, muralista e ceramista originaria di Irgoli, trapiantata a Tinnura, interpreta la volontà dei sardi firmatari della "Pratobello 2024". Un dono che la Monne ha portato a Orgosolo realizzandolo con uno dei pionieri del muralismo sardo, Archimede Scarpa e Giuseppe Zichi nella patria del muralismo politico e della comunità che fu protagonista della civilissima rivolta di Pratobello.
Un lavoro realizzato a sei mani nell'arco di una giornata lunga e bellissima, grazie alla generosa accoglienza della comunità orgolese.
Il primo cittadino Pasquale Mereu e l'assessore all'istruzione e politiche sociali Giambattista Manca hanno apprezzato l'opera e il messaggio inequivocabile a cui rimanda: la Sardegna non è in vendita e dire "no" agli speculatori è un atto doveroso, etico, di dignità e amore per l'intera Isola come dimostrano gli esempi di Ovidio Marras ritratto nel murales della Monne accompagnato dai versi del poeta contemporaneo orgolese, Kikissu Mereu.
Anche la scelta di realizzare l'opera in via Rinascita non è stata casuale, nella parete contigua al murale di Monne-Scarpa-Zichi sono ritratti Doddore Meloni e l'irlandese Bobby Sands, vittime esemplari di profonda ingiustizia.