Museo Diocesano, il presepe di carta si arricchisce di nuove figure

03 dicembre 2025 alle 09:00
Milano, 3 dic. (askanews) - Come da tradizione natalizia, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano riallestisce nelle sue sale il "Presepe del Gernetto", composto da circa sessanta figure dipinte a tempera su carta e cartoncino, e realizzato da Francesco Londonio, artista lombardo del Settecento. Il presepe di carta si arricchisce quest'anno di nuovi elementi, dalla donazione di Raffaello Pini, restaurati per l'occasione grazie al supporto di PwC Italia, che ha offerto l'ingresso gratuito per tutti i visitatori il 2 dicembre, primo giorno di apertura."Oltre al presepe che tutti gli anni mostriamo - ha spiegato Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano - abbiamo avuto in dono da un privato che ha trovato alcune figure sul mercato antiquario queste cinque figure, in realtà due scenografie, due paesaggi, due figure umane e un animaletto, e quindi possiamo presentarle al pubblico, ma possiamo presentarle al pubblico non come accaduto in passato, quando abbiamo dovuto fare molta fatica anche per trovare qualcuno che ci aiutasse per l'intervento di restauro che è assolutamente necessario, ma li presentiamo già restaurati grazie al generoso contributo di PWC".Eseguito probabilmente fra il settimo e l'ottavo decennio del Settecento ed entrato a far parte della collezione del Museo Diocesano nel 2018 con la donazione di Anna Maria Bagatti Valsecchi, il presepe costituisce l'ultimo esemplare settecentesco lombardo ad essere giunto pressoché integro ai giorni nostri. "Il presepe - ha aggiunto Chiara Carotenuto, Communication, Engagement and Branding Director di PwC Italia - è al centro delle tradizioni delle festività natalizie del nostro Paese e quindi aver contribuito con PWC al restauro e all'apertura, alla cittadinanza del presepe è per noi veramente un orgoglio. Mette insieme i valori che contraddistinguono la nostra organizzazione, quindi attenzione al territorio, valori, cultura e tradizione e applicazione anche della tecnologia al restauro".Oltre a restauro del Presepe del Gernetto, PwC Italia porta avanti regolarmente azioni a sostegno e a promozione della cultura. "La cultura - ha concluso Alessandro Grandinetti, Clients and Markets Leader PwC Italia - è collante, l'arte è la bellezza, la bellezza serve per ritrovare la nostra umanità all'interno di questa trasformazione digitale. Noi siamo molto convinti che l'umanesimo sia l'anello mancante in questo momento che va recuperato nei confronti di una progressione tecnologica che tende a isolare". Il presepe di carta sarà visitabile al Museo Diocesano fino al 25 gennaio 2026.