Le radici sarde di Bruno Putzulu in scena a Parigi con "La lettre d'Italie"
Bruno Putzulu e il richiamo delle radici. Dopo “Les Ritals” torna in teatro a Parigi con “La lettre d’Italie” da un testo del fratello Mario, che ha curato anche l’adattamento scenico, in questi giorni al Theatre de Choisy-le-Roy. Le radici di Mario e Bruno Putzulu sono ad Aidomaggiore, paese d’origine del padre Giovanni, morto nel 2005, che negli anni Cinquanta del secolo scorso si è trasferito in Normandia a Toutainville per lavorare in una cartiera. Il legame con l’Isola non è mai venuto meno. Memorie che Bruno ritrova in scena in compagnia di Isabelle Rattier, Rocco Femia, Pascal Castelletta, Cristina Marocco. Affetti mai perduti, nel ricordo di Giovanni che ogni estate portava la famiglia in Sardegna.
L’Isola è la protagonista dell’allestimento tra antiche maschere e la maglia rossoblù che richiama la squadra del cuore di Bruno Putzulu che si è fatto conoscere nel mondo del cinema con “L’esca” di Bertrand Tavernier del 1995. Sul set di quel film ha conosciuto l’amico del cuore Fulvio Trogu, originario di Dolianova, che lo ospita spesso nel suo ristorante del Marais, ritrovo di artisti molto noti. Bruno Putzulu ha fatto parte della Comédie-Francaise.
Oggi continua a coltivare il grande amore per il teatro senza rinunciare alle incursioni nella settima arte e nella musica come chansonnier. Aidomaggiore nell'estate del 2021 gli ha conferito la cittadinanza onoraria: "Ho incontrato gli affetti più cari e tanti amici. Il ricordo di mio padre mi ha riportato in questa terra. Devo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per noi e per averci insegnato ad amare la Sardegna", ha detto in quell'occasione. Nel video alcuni momenti dello spettacolo.