Gestione dell’acqua, dal caso Taloro a una società pubblico-privata

14 gennaio 2025 alle 11:28

Potrebbe essere la rivoluzione delle concessioni dell’acqua pubblica. La Cassazione ha riconosciuto la legittimità delle azioni della Regione per ottenere la gestione delle risorse idriche. Un riconoscimento che ribalta la decisione del Tribunale delle Acque Pubbliche, che, al contrario, aveva bocciato il subentro di Enas, l’Ente Acque della Sardegna, secondo le leggi regionali 17/2000 e 19/2006.

Ora si apre uno scenario del tutto nuovo. Nel caso del Taloro, finora, il concessionario Enel ha versato un canone diviso tra Regione e consorzio dei comuni BIM, Bacino imbrifero montano del Taloro composto da 13 comuni.

Questo canone però non è legato al livello di produzione di energia. Cosa dicono i comuni? Partecipiamo agli utili del concessionario, istituendo una società pubblico privata. La maggioranza ai comuni e alla Regione. Il socio di minoranza, privato, ovviamente di provata competenza. Otteniamo risorse per il territorio e abbattiamo la bolletta dei cittadini.

Ecco l’intervento a Radar, su Videolina, del sindaco di Gavoi Salvatore Lai