Expo Osaka, anche Firenze protagonista tra musica, design e memoria

30 luglio 2025 alle 12:40
Osaka, 30 lug. (askanews) - Anche la città di Firenze tra i protagonisti dell'Expo 2025 di Osaka, grande occasione per promuovere l'incontro tra le culture e la cooperazione. A rappresentare la città e la regione Toscana, insieme al presidente Eugenio Giani, sono stati il Conservatorio "Luigi Cherubini" e ISIA Design Firenze, con un programma che ha visto protagonisti i progetti M.A.M.-Musica, Arte e Memoria; Post Global Village-Oggetti Migratori; Risonanze Visive; La Comedìa."M.A.M. Musica, Arte e Memoria - ha spiegato Giorgio Albani, chitarrista, electronic Musician e delegato Internazionalizzazione ed Erasmus del Conservatorio Cherubini di Firenze - è il nostro progetto sviluppato con l'Accademia Dima di Arezzo, con la Hausschuhe di Saarbrucken, con la Fondazione Rogacci e sostenuto dalla ambasciata tedesca a Roma e dalla Regione Toscana stessa. È un progetto a cui teniamo molto e che ha visto la musica al centro di un percorso interculturale tra studenti italiani e studenti tedeschi che hanno studiato nei luoghi delle stragi del 1944, quindi un evento drammatico che la musica ha saputo trasformare in una risorsa comune, in un momento di dialogo",La Comedìa ha invece offerto una nuova visione numerologica della Commedia di Dante, sostenuta dalla musica e da proiezioni video, ma tra i temi toccati ad Osaka c'è anche il design. "All'interno degli spazi del Padiglione Italia - ha aggiunto Simone Paternich, designer e docente dell'ISIA - presentiamo il progetto Post Global Village, è una collezione di oggetti progettati e ideati dagli studenti del secondo anno della specialistica prodotto dell'ISIA, che incarnano l'idea di un design ricombinante, un design che persegue una filosofia che trasforma invece di produrre nuova merce, trasforma merce e prodotti esistenti in nuovi prodotti".Tra gli atri appuntamenti, il talk con Shegyuki Takao ha esplorato il design come linguaggio sociale e leva di trasformazione. "Il nostro - ha concluso Biagio Cisotti, designer e docente dell'ISIA - è stato un bellissimo incontro dove si è potuto dialogare e cercare di capire due metodologie di fare design fra il Giappone e l'Italia cercando le differenze, ma principalmente le similitudini". Nello spirito di dialogo e confronto che anima l'Expo giapponese.