Eparina contro il Covid, uno studio apre a nuove possibilità di cura

07 dicembre 2021 alle 10:14

Uno studio condotto in 13 centri italiani su pazienti Covid in stadio moderato-grave ha evidenziato che l'impiego tempestivo dell'anticoagulante enoxaparina a dose intermedia - da 60 a 100 mg, in base al peso corporeo - può abbreviare la durata dell'ospedalizzazione di oltre il 20% e migliorare i sintomi in più del 65% dei casi.

I risultati della ricerca INHIXACOVID19 sono stati presentati al XX Congresso SIMIT di Milano. A coordinare lo studio il professor Pierluigi Viale, ordinario di Malattie infettive a Bologna, che ha parlato del ruolo dell'eparina.

"Utilizzandola precocemente in pazienti che ancora non sono evoluti, ma hanno le caratteristiche per evolvere - ha detto - sembra essere in grado di cambiare la storia naturale della malattia". In sostanza si è evidenziato come l'eparina, oltre a essere un efficace antitrombotico, contribuisca a proteggere l'endotelio e a ridurre in maniera significativa l'infiammazione, che poi genera le situazioni più critiche per i pazienti.

(Unioneonline/v.l.)