Spanu e Ligas, addio al Psd'Az: rinasce in consiglio "Porto Torres avanti"

27 giugno 2024 alle 20:12

Fuori dal Partito sardo d’Azione e dal consiglio comunale di Porto Torres. I due esponenti del Psd’Az, il capogruppo Bastianino Spanu e il consigliere Costantino Ligas , hanno annunciato durante la seduta dell’assemblea civica le dimissioni dal partito e l’adesione ad un nuovo gruppo consiliare “Porto Torres Avanti”. «Non è l’ennesima nuova formazione civica alla prima esperienza politica, ma piuttosto rappresenta una tappa del percorso politico di un progetto ben articolato e nato da tempo, che oggi comincia a radicarsi in diverse importanti realtà della Sardegna, e si rivolge in primis a quanti intendono continuare a fare e praticare sardismo», hanno detto i due ormai ex Quattro Mori.

«Porto Torres Avanti si rivolge pure a quanti liberamente hanno inteso ed intenderanno voltare le pagine ingiallite di quella politica senza radici né prospettive, autoreferenziale, inconcludente e asservita, decidendo assieme di guardare avanti per il bene della nostra città». Comunicazione fatta da Spanu anche a nome del collega Ligas, che di fatto porta di fatto il Psd’Az fuori dai banchi del consiglio in aperta polemica con l’attuale dirigenza sardista. I nuovi esponenti di Porto Torres Avanti lamentano che l’attuale dirigenza del sardista «sia completamente avulsa dalla realtà e voglia continuare a “tirare a campare” malgrado l’evidente tracollo elettorale delle ultime tornate elettorali. Ne abbiamo avuto incontestabile prova anche durante la celebrazione del congresso nazionale, - aggiungono -che è stato convocato e si è svolto in totale spregio delle più elementari prescrizioni statutarie, con l’unico scopo di comprimere e anestetizzarne il dissenso, con l’esito, peraltro scontato, di allontanare ulteriormente la residua base militante sardista».

«Oggi, purtroppo - spiegano Spanu e Ligas - si è ulteriormente palesata l’unica prospettiva a cui guarda l’attuale dirigenza del P.S.d’Az., e cioè quella dell’ignobile tirare a campare, sorda e completamente avulsa dalla realtà - quasi fosse collocata in un universo parallelo nel quale nulla è accaduto in questi ultimi anni - ancora in trepida attesa di riscuotere molto improbabili “riconoscimenti”, e con la irrazionale speranza di fortunosi ed improbabili tempi migliori.»