Sulle case agricole trasformate in abitazioni vere e proprie i sindaci ammettono di conoscere il problema.

La denuncia presentata dall'“Associazione Civica per la tutela e la promozione del territorio” sulle 350 “false case agricole” lungo tutta la costa del Sinis, e cioè i ricoveri attrezzi trasformati in vere e proprie abitazioni, non ha lasciato indifferenti i Comuni che ricadono lungo la costa.

Da Cabras sino a Narbolia passando per Riola Sardo, Nurachi e San Vero Milis. Il sindaco di Riola Sardo Mauro Saba dichiara che “non è la prima volta che il Comune interviene con gli ordini di demolizione. Poi però i proprietari delle abitazioni fanno ricorso e il tempo passa”.

Sul documento dal titolo “Fermiamo lo stravolgimento del Sinis” che l'associazione ha inviato a vari Enti, il sindaco di San Vero Milis Luigi Tedeschi promette di collaborare dichiarando che il problema esiste e va affrontato. Il sindaco di Nurachi Renzo Ponti afferma che nel suo territorio non risultano abitazioni abusive. E che chi sa deve fare nomi e cognomi alla Procura.

Il sindaco di Cabras Andrea Abis per ora preferisce non rilasciare nessuna dichiarazione.
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