Non è stato toccato il nodo centrale: i trasporti.

Studenti e dirigenti scolastici sono questa volta sulla stessa lunghezza d'onda. L'ultimo Dpcm firmato da Giuseppe Conte chiede, infatti, agli istituti superiori di applicare la modalità di didattica a distanza almeno al 75 per cento, lasciando aperto uno spiraglio anche a una percentuale più alta, se non direttamente il 100 per cento.

Gli istituti cagliaritani nella generalità hanno però deciso di effettuare delle rotazioni così da dare a tutti la possibilità di usufruire di quel 25 per cento in presenza.

Al liceo classico Dettori frequenteranno in aula due corsi alla volta, con una turnazione già calendarizzata. Il Michelangelo dividerà i turni per anno: domani in aula le V, mercoledì le IV e così via. Domani al Pertini invece solo le prime e le quinte, poi sarà messa in atto anche qui una rotazione.

"Il virus non è a scuola" dicono Cecilia Macciotta e Francesco Solinas durante l'ora di ricreazione, entrambi rappresentanti degli studenti al liceo Dettori. "Questo cambio repentino tra didattica in presenza e a distanza nuoce soprattutto a noi studenti che non abbiamo una costanza nell'insegnamento. All'interno delle aule le norme sono rispettate in modo rigoroso, il problema è fuori".
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