Da autonomi a dipendenti, il futuro dei medici di famiglia: la riforma fa discutere
Da autonomi a dipendenti. Una vera e propria rivoluzione. E il dottor Tersilli, medico della mutua, un passato lontanissimo. La bozza di riforma, anticipata dal Corriere della Sera, fa già discutere. Prevede che i medici di famiglia diventino dipendenti del Servizio sanitario nazionale.
Dovranno lavorare 38 ore settimanali, con un minimo di ore dedicate ai pazienti e il resto per la programmazione territoriale, garantendo una presenza costante per i cittadini.
Nel video le interviste a Silvio Garattini, farmacologo, fondatore dell'Istituto Mario Negri, da sempre un fautore del modello di dipendenza dal servizio sanitario nazionale, a Umberto Nevisco che rappresenta in Sardegna la federazione italiana dei medici di medicina italiana, uno dei sindacati più rapppresentativi, e Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Sanità della Camera (Forza Italia, il suo partito, ha presentato una proposta di legge sui medici di medicina generale).