Il maltempo e le piogge di questi giorni hanno provocato danni enormi alle colture agricole sarde, comprese quelle del sassarese. Alcuni sindaci nei giorni scorsi hanno dichiarato lo stato di calamità naturale e la richiesta di indennizzi per gli operatori da parte della Regione.

Tutti atti doverosi e necessari. Purtroppo talvolta senza alcuna conseguenza pratica. È il caso di diversi agricoltori di Porto Torres, le cui coltivazioni sono state distrutte dall'esondazione del Rio Mannu del 26 novembre 2019. Anche in quel caso il sindaco allora in carica, Sean Wheeler, aveva dichiarato lo stato di calamità naturale. Agli agricoltori turritani colpiti, dopo oltre un anno, non è ancora arrivato un euro di indennizzo da parte della Regione.

"Abbiamo inoltrato regolarmente l'istanza agli assessorati regionali competenti - spiega l'agricoltore turritano Franco Porqueddu, 68 anni, l'anno scorso un'annata rovinata dall'esondazione - Ma purtroppo sinora non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Siamo stati dimenticati. Per noi sarebbe una boccata d'ossigeno, considerati inoltre i disagi di quest'anno". Anche in questa stagione infatti il maltempo ha già procurato danni alle colture. In più gli agricoltori locali vivono con l'incubo del Rio Mannu ancora in piena. E purtroppo si teme il peggio, se dovesse continuare a piovere.

L'intervista a Franco Porqueddu.
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