Contarello da sceneggiatore di Sorrentino a regista con "L'infinito"

09 maggio 2025 alle 16:25
Roma, 9 mag. (askanews) - Con Paolo Sorrentino ha scritto il film che ha vinto l'Oscar, "La grande bellezza", ma anche "This Must Be The Place" e "Loro". Questa volta però le parti si sono invertite: Umberto Contarello è regista e interprete de "L'infinito", nei cinema dal 15 maggio, che il regista napoletano ha co-sceneggiato e prodotto. "A lui è venuto in mente di dire: stavolta perché non lo fai tu questo film? Ha detto: sì dai lo scriviamo insieme... Ho detto: 'quando cominciamo?', e lui: 'domani".Il protagonista de "L'infinito" è uno sceneggiatore malinconico e solitario, con un passato di successi. Un personaggio dolente che ha la fissità di quelli del cinema di Kaurismaki ma che continua a vagabondare tra le cose della vita, in cerca, forse, della speranza: "Questo tipo in cappotto è in fondo sempre in movimento ed è un movimento retrogrado, cioè, senza saperlo, sta tornando indietro per cercare di ricucire come una merciaia di Vicenza, gli strappi di cui è stato protagonista nella sua vita". Le atmosfere evocative sono quelle del cinema di Sorrentino, e il film scorre facendo emergere man mano, in tante forme diverse, il mondo interiore del protagonista. "Per una certa fase della vita essere curiosi degli altri è fondamentale" aggiunge Contarello, "poi è una curiosità che si palesa progressivamente come più circoscritta, più mirata, perché comincia a entrare in contatto con una specie di sentire oltre al fuori anche il proprio dentro". Contarello è stato sceneggiatore di Salvatores, Bertolucci, Amelio e soprattutto di Mazzacurati, a cui il film è dedicato. Alla domanda cosa gli manchi del regista de "Il toro", "Vesna va veloce", "La lingua del Santo", risponde: "Tutto".