Bruciata la casa di un poliziotto a Sadali, il padre: "Doloso, la mano è di chi mi conosce"

29 marzo 2025 alle 20:02aggiornato il 29 marzo 2025 alle 20:04

I carabinieri di Sadali e i vigili del fuoco ancora non confermano la matrice dolosa dell'incendio divampato intorno alle 20 di ieri, venerdì, che ha distrutto la casa di campagna di Franco Carcangiu e della sua famiglia.

I danni ingenti si agirerebbero intorno ai 130mila euro. Carcangiu, geometra in pensione, sembra non avere alcun dubbio sulla natura dolosa del rogo che ha mandato in fumo quella casa, intestata al figlio Andrea, poliziotto in servizio al commissariato di Tortolì, bersaglio, nei mesi scorsi di minacce e dell'incendio della sua auto. Anche lui, in quella casa aveva investito economicamente ed affettivamente come suo padre. 

In via Pascoli, oggi si respire l'odore acre di un sogno durato trent'anni e andato in fumo in poco meno di due ore.

Al vaglio degli inquirenti sono due le ipotesi investigative. La parte sana della comunità si è stretta in segno di solidarietà a Franco e Andrea Carcangiu. Gli amici sono pronti a mettersi a lavoro per ripulire dalle macerie e ricostruire quel rustico.