Biennale Danza, sul palco la materia vivente di de Sagazan

09 agosto 2021 alle 16:30aggiornato il 09 agosto 2021 alle 17:04

Uno spettacolo di forte impatto emotivo, che cita i capolavori dell'arte e intende creare, attraverso la messa in scena, una "immagine vivente" che supera le dimensioni della pittura e della scultura, a cui guarda.

L'artista e coreografo francese, ma originario del Congo, Olivier de Sagazan, ha portato alla Biennale Danza di Venezia in prima mondiale il suo "La Messe de l'Ane", opera evocativa, nella quale giocano un ruolo decisivo le trasformazioni dei corpi, mediante l'utilizzo dell'argilla.

"Non posso donare la vita con le mie mani - ha detto Sagazan -, quindi devo mettere tutto il mio corpo nella materia. Perciò ho preso il mio materiale da pittore e scultore, come l'argilla, e l'ho messa sul mio viso, sul corpo. E in questo modo riesco a portare la vita dentro la materia".

Sul palco sfilano politici, medici, prigionieri, malati: tutti vivono delle trasformazioni, tra il tragico e il grottesco, e si vedono costretti a rimettere in discussione il ruolo che la società ci impone.

(Unioneonline/F)