A Roma la Quadriennale "Fantastica" al Palazzo delle Esposizioni

10 ottobre 2025 alle 15:40
Roma, 10 ott. (askanews) - "Fantastica" è il titolo della 18a Quadriennale d'arte, principale esposizione periodica dedicata all'arte italiana contemporanea, che apre le sue porte al pubblico dall'11 ottobre e sarà visitabile fino al 18 gennaio 2026 al Palazzo Esposizioni di Roma. La mostra, che accoglie i visitatori con la "Secondary forest" di Giulia Cenci, è promossa da Fondazione La Quadriennale di Roma e dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ed è organizzata in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo. "Fantastica" è curata da Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi, Alessandra Troncone ed espone i lavori di 54 artiste e artisti nati tra gli anni Sessanta e la fine degli anni Novanta, di cui 16 under 35. Un totale di 187 opere con una percentuale significativa di produzioni site-specific. Il Presidente della Fondazione Quadriennale di Roma Andrea Lombardinilo ha spiegato: "Nelle intenzioni di Luca Beatrice sarà ed è una Quadriennale fantastica, come soluzione esortativa, appunto, a fantasticare, a immaginare, a concepire l'arte senza steccati e senza limitazioni, ma anche una Quadriennale fantastica nell'accezione più aggettivale. E' un aggettivo che non è neutro, è un aggettivo che può sembrare enfatico ma chi vedrà questa mostra sono certo che scoprirà l'origine, oltre che estetica, anche semantica di questo titolo"."Fantastica" racconta l'arte in Italia dei primi venticinque anni del XXI secolo attraverso cinque percorsi. In "La mia immagine è ciò da cui mi faccio rappresentare: l'autoritratto", sezione curata da Luca Massimo Barbero, lo spunto tematico è la rappresentazione del sé. Per Francesco Bonami nella sua "Memoria piena. Una stanza solo per sé", i concetti di indipendenza e autonomia sono i più connotanti della generazione presa in considerazione. Con "Il tempo delle immagini. Immagini fuori controllo?", Emanuela Mazzonis si focalizza sulla fotografia e sull'uso che ne viene fatto nell'arte contemporanea. Francesco Stocchi, nella sua sezione volutamente senza titolo per esaltare l'atto creativo, dà vita a una prospettiva di autarchia procedurale collettiva, ripristinando la centralità dell'artista. "Il corpo incompiuto" di Alessandra Troncone invita infine a un confronto sulle possibili narrazioni contemporanee del corpo umano e non umano.In controcanto a "Fantastica", al primo piano di Palazzo Esposizioni, "I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935", a cura di Walter Guadagnini, mostra che rende omaggio alla seconda Quadriennale d'arte, di cui ricorre quest'anno il novantesimo anniversario. "A quel tempo c'erano qualcosa come 1700 opere e 700 artisti, qui sono solo una quarantina, ma che vogliono raccontare un po' di quel clima. - ha spiegato Guadagnini - C'erano davvero tutti i grandi, Severini, De Chirico, Morandi, ma anche tanti giovani, e abbiamo cercato di far vedere la varietà dei linguaggi in corso".