A Olbia "La Rosa di Dio", la storia della suora sarda che ha salvato donne e bimbi dalla furia nazista

27 gennaio 2023 alle 14:53

In occasione della Giornata della memoria, un cast di studenti e studentesse portano in scena La Rosa di Dio, storia di suor Giuseppina Demuro, al secolo Rosa, che, dal braccio gestito dalle SS del carcere Le Nuove di Torino, salvò la vita di donne e bambini dalla furia nazista.

Sul palco, l'audacia e l'umanità della religiosa sarda, nata a Lanusei nel 1902, trasferita nella prigione torinese nel 1925, di cui divenne superiora della sezione femminile nel 1942, che facendo "palle di caffè e tabacco" riuscì a portare fuori dalle celle i detenuti, la ferocia del comandante nazista Rudolph Schmidt, il partigiano Ignazio Vian, che tentò il suicidio per paura di cedere alle torture dei tedeschi, ed Emanuele Artom, di origine ebraica, combattente della Resistenza, morto a Le Nuove a seguito delle sevizie subite.

Scritto da Letizia Loi, studentessa del liceo classico all'età di 16 anni (e in quattro notti), lo spettacolo ha coinvolto, oltre ai diciotto attori, un folto gruppo di studenti del liceo classico Antonio Gramsci, con il supporto dei docenti. "Ho scoperto questa storia durante una visita guidata al carcere le Nuove di Torino ed è stato sconvolgente perché, pur essendo sarda, non ne avevo mai sentito parlare", dice Letizia, alla sua seconda fatica, dopo il primo spettacolo contro il bullismo Forte come un leone. "Ho impiegato un anno per metabolizzare questa vicenda ma poi sono riuscita a scriverla: noi siamo giovani, non abbiamo vissuto queste cose ma è doveroso raccontarle per non dimenticare gli errori commessi nel passato", afferma Letizia.