il conflitto

Zelensky vede Meloni e Leone XIV 

Il presidente ucraino ha continuato a Roma la visita dagli alleati europei 

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Roma. Un colloquio «eccellente» con la premier italiana Giorgia Meloni. Un invito a Kiev a Papa Leone XIV e la promessa di inviare a Washington «nei prossimi giorni», forse addirittura oggi, la proposta ucraina del piano Trump per porre fine alla guerra. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta proseguendo il suo tour degli alleati europei facendo tappa in Italia.

Punti in comune

«Mi fido di lei, ci aiuterà», ha dichiarato il leader ucraino in uscita dall’hotel dei Parioli prima di incontrare la premier a Palazzo Chigi. Durante il colloquio, durato circa un'ora e mezza, Meloni ha ribadito «la solidarietà al popolo ucraino e assicurato che l’Italia continuerà a fare la sua parte, anche in vista della futura ricostruzione dell’Ucraina». I due leader, hanno fatto sapere da Palazzo Chigi, hanno analizzato «lo stato di avanzamento del processo negoziale e condiviso i prossimi passi da compiere per il raggiungimento di una pace giusta e duratura» per Kiev. In questo senso, hanno precisato da Roma, è importante «un’unità di vedute tra partner europei e americani e del contributo europeo a soluzioni che avranno ripercussioni sulla sicurezza del Continente». Pari attenzione è stata rivolta, nel corso del colloquio, «alla definizione di robuste garanzie di sicurezza che impediscano future aggressioni nonché il mantenimento della pressione sulla Russia affinché sieda al tavolo negoziale in buona fede».

I ringraziamenti

Dal canto suo Zelensky ha espresso apprezzamento per «il fatto che l'Italia sia attiva nel processo di ricerca di idee efficaci e nell'individuazione di misure per avvicinare la pace». E ancora: «Contiamo molto sul sostegno italiano in futuro: questo è importante per l'Ucraina», ha sottolineato il presidente ringraziando Roma in particolare «per il supporto energetico e per le attrezzature necessarie». In una conversazione con il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, il vicepremier Antonio Tajani ha confermato che è in arrivo «il 12° pacchetto di aiuti militari, oltre che forniture e generatori per sostenere popolazione e infrastrutture». La scorsa settimana, il Governo Meloni aveva rinviato la decisione sul rinnovo degli aiuti militari all'Ucraina, la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre. «Restiamo saldamente al fianco di Kiev: l’Italia continuerà a fare la sua parte per la ricostruzione e per arrivare in tempi rapidi alla pace», ha concluso il titolare della Farnesina.

L’altro incontro

Il sostegno e l'impegno per «una pace giusta e duratura» sono arrivati anche da Papa Leone XIV che, ieri mattina, ha ricevuto Zelensky a Castel Gandolfo. «Il Santo Padre – si legge nella nota della sala stampa del Vaticano – ha ribadito la necessità di continuare il dialogo e rinnovato il pressante auspicio che le iniziative diplomatiche in corso possano portare pace». Non è mancato «il riferimento alla questione dei prigionieri di guerra e alla necessità di assicurare il ritorno dei bambini ucraini alle loro famiglie».

La trattativa

E se Zelensky sta lavorando alla “versione ucraina” del Piano Trump, da Mosca, in un discorso televisivo, il presidente russo Vladimir Putin ha descritto la regione del Donbass, nell'Ucraina orientale, come «territorio storico» della Russia. Si aggiunga che il presidente Usa, per mantenere la pressione su Kiev, ha detto che l’Ucraina «ha perso molto territorio» e dovrebbe indire elezioni, di fatto accusando Zelensky di «usare la guerra» per evitare le urne. Lui ha risposto a stretto giro: «Sono sempre pronto a farle». Dalla Casa Bianca filtra che Trump sperava in un accordo «entro Natale». Ma i tempi potrebbero allungarsi.

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