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Gli ospedali sardi in coda alla classifica dell’assistenza  

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L’ospedale Santissima Annunziata di Sassari è tra le strutture di livello “molto alto” per disturbi e patologie del sistema nervoso. Lo certifica l’ultimo Programma nazionale esiti (Pne) dell’Agenas. Ma è l’unica nota positiva. Nelle otto aree cliniche considerate per la valutazione – cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare, nefrologia – in sette, non compaiono nelle liste dei migliori, ospedali sardi.

L’Italia dell'assistenza ospedaliera migliora complessivamente, ma le criticità da aggredire restano ancora tante, con il Sud del Paese che nella maggior parte dei casi, continua ad arrancare. Nel rapporto – che valuta 1.117 strutture di ricovero, pubbliche e private, sulla base di 218 indicatori – presentato ieri al ministero della Salute, emerge che sono 15 le strutture ospedaliere al top, ovvero quelle che valutate su almeno 6 aree cliniche su un totale di 8 hanno raggiunto nel 2024 un livello alto o molto alto. Solo due registrano la massima valutazione considerando tutte le aree: l’Ospedale di Savigliano in Piemonte e l'Ospedale di Mestre in Veneto. Gli ospedali con i livelli qualitativi più alti si concentrano soprattutto in Lombardia (con 5 strutture di livello alto/molto alto), Veneto (3) ed Emilia Romagna (2), mentre l'unica regione meridionale presente è la Campania con l'Azienda ospedaliera Federico II di Napoli (livello alto/molto alto con una valutazione di 7 aree su 8).

L'obiettivo non è quello di stilare delle classifiche – precisa l’Agenas – e il Pne, chiarisce anche il ministro della Salute Orazio Schillaci, «è uno strumento di monitoraggio essenziale per comprendere la sanità del presente e soprattutto per programmare la sanità del futuro. L’assistenza ospedaliera mostra progressi significativi su più fronti, ma non mancano alcune criticità e permane un significativo divario Nord-Sud».

Rispetto allo scorso anno, 68 strutture in Italia hanno migliorato i propri risultati e non sono più segnalate per l’audit.

Tre di queste sono in Sardegna: sono il Nostra Signora della Mercede a Lanusei, il Sirai di Carbonia e il Santissima Annunziata di Sassari. Tra i criteri per selezionare le strutture per il percorso integrato di audit sono due anche per il livello molto basso di aderenza agli standard di qualità negli ultimi due anni di valutazione. In Sardegna, per questo tipo di monitoraggio, sono state segnalate dieci strutture.

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