Il conflitto.

Un piano russo per eliminare il presidente Zelensky 

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Kiev. Un nuovo massiccio attacco notturno di droni e missili ha fatto strage a Kiev, dove si contano 9 morti tra i quali una ragazzina di 11 anni, mentre al Cremlino la linea rossa alzata sulla possibile uccisione del leader iraniano Ali Khamenei non vale per Volodymyr Zelensky, al centro di nuovi piani di assassinio sventati ancora una volta dagli 007 di Kiev. Alla vigilia di un delicato vertice della Nato all’Aia in cui gli ucraini sperano che la richiesta d’aiuto di fronte alla costante avanzata russa non sia oscurata dalla guerra di Israele contro l’Iran con il sostegno Usa, il presidente ucraino è volato a Londra. Re Carlo III lo ha ricevuto con un sorriso e una stretta di mano al castello di Windsor, prima dell’incontro di Zelensky con il premier britannico Keir Starmer. «La collaborazione con Londra ha salvato migliaia di vite», ha scritto il leader ucraino pubblicando una foto del faccia a faccia col numero uno di Downing Street. A Starmer ha rinnovato la richiesta di nuove sanzioni alla Russia.

Intanto Kiev ha incassato le dichiarazioni del segretario generale della Nato, Mark Rutte: il «percorso irreversibile» dell’Ucraina verso l’Alleanza è stato concordato l’anno scorso al vertice di Washington e «sarà valido anche giovedì», ha sottolineato. Kiev «deve avere ciò che serve» per difendersi dalla Russia «ed esercitare deterrenza in futuro», ha incalzato, aggiungendo che «dal Canada e dall’Europa sono già stati promessi 35 miliardi di aiuti militari per il 2025». Denaro fondamentale per porre un freno ai sempre più devastanti attacchi russi. L’ultimo bilancio di una notte di sangue è di 9 morti e 33 feriti nella capitale ucraina.

E lo stesso leader ucraino ha rischiato di soccombere in un nuovo piano orchestrato da Mosca: al centro del complotto, sventato dall’Sbu di Vasyl Malyuk, una cellula dormiente reclutata in era sovietica, oggi militare polacco in pensione. L’obiettivo era assassinare Zelensky all’aeroporto di Rzeszow in Polonia, lo scalo vicino al confine usato per il viaggio da e per l’Ucraina. L’uomo avrebbe dovuto a sua volta reclutare altri collaboratori, ipotizzando di utilizzare un drone commerciale armato di esplosivo. Ma c’era anche un piano più elaborato per mettere in campo un team di fuoco con cecchini. Zelensky sarebbe poi finito nel mirino di neonazisti portoghesi.

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