Nuorese.

Cercasi primario per Ortopedia del San Francesco 

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Ares cerca il nuovo primario di Ortopedia dell’ospedale San Francesco di Nuoro con un secondo bando mentre il sindaco di Siniscola lancia l’allarme sulla guardia medica turistica che ancora non c’è. Assenza pesante in un territorio vasto che sarà senz’altro al centro dell’incontro convocato dal commissario della Asl 3 Angelo Zuccarelli per il 2 luglio quando riunisce i sindaci del distretto di Siniscola. Il 4 sarà la volta del distretto di Nuoro.Nel frattempo, Ares riapre i termini per l’incarico quinquennale di direttore di Ortopedia del San Francesco. Il bando precedente, scaduto il 17 aprile, ha raccolto una sola domanda che - fa sapere la Asl - non andrà perduta ma è evidentemente troppo poco per una scelta tanto importante. Ortopedia, reparto che in passato ha sofferto la carenza dei medici fino alla paralisi, oggi conta su nove professionisti, in servizio con varie forme di contratto. Numero rassicurante rispetto ai 3-4 medici di qualche tempo fa, sufficiente a garantire la piena operatività del reparto che, però, non ha il primario dopo il pensionamento di Pietro Paolo Solinas. C’è un dirigente di fatto ma non incaricato. «Cerchiamo di completare con il primariato come è stato fatto per gli altri reparti», spiega la Asl.

«Dopo le positive interlocuzioni con i sindaci del Marghine e della Barbagia Mandrolisai - dice Zuccarelli - completeremo con gli altri due Distretti socio sanitari: Siniscola e Nuoro. Abbiamo dovuto attendere che il Comune capoluogo procedesse con il rinnovo dell’amministrazione. Finora ho apprezzato la grande intesa e collaborazione con i Comitati di Distretto di Macomer e Sorgono, dove sono state esaminate diverse criticità e potenzialità dei territori. Sono convinto che il medesimo clima di confronto improntato alla correttezza lo ritroveremo a Siniscola e Nuoro».

Il primo cittadino di Siniscola, Gianluigi Farris, esprime «crescente disagio a causa della grave carenza di medici di guardia medica, di medicina generale e di pediatri di libera scelta. Si tratta di una situazione inaccettabile, in un territorio vasto e con una popolazione che cresce nei mesi estivi».

(ha collaborato

Fabrizio Ungredda)

RIPRODUZIONE RISERVATA

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