Carbonia.

Tassa di soggiorno, a gennaio si comincia 

I turisti pagheranno una quota per i primi cinque giorni della vacanza in città 

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Dal primo gennaio 2026 chi metterà piede a Carbonia dovrà lasciare un contributo da devolvere ad opere di miglioramento dell’offerta turistica della città. Nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio comunale ha votato il nuovo regolamento che introduce per la prima volta l’imposta di soggiorno.

Le tariffe

La quota prevista, suggerita anche dagli operatori e che dovrà essere definita entro la fine dell’anno dalla giunta, salvo ripensamenti dell’ultimo secondo dovrebbe attestarsi intorno all’euro e cinquanta centesimi per un massimo di cinque pernottamenti consecutivi. Ovvero chi si tratterà di più in città pagherà comunque solo 7 euro e 50. Il documento è stato scritto dalla terza commissione guidata dal presidente Beppe Vella, consigliere in quota “Carbonia Insieme”: «In primis – spiega – va sottolineato l’importante lavoro unitario di tutta la commissione, che partendo dal dialogo con i titolari delle principali strutture ricettive e delle associazioni più rappresentative, è riuscita a delineare uno strumento condiviso. Finalmente, dopo anni in cui nel bilancio non vi erano risorse specifiche, grazie a questa azione il turismo avrà un suo ingresso autonomo volto a migliorare un settore che sempre più sta contribuendo a caratterizzare lo sviluppo della città».

Gli operatori

Nelle strutture ricettive alberghiere, extra alberghiere, agrituristiche e all’aria aperta, gran parte degli operatori si esprime positivamente, come per esempio Roberto Ghessa che guida la catena dei Lù Hotel: «Se serve per migliorare i servizi offerti ai turisti va benissimo. – dice – Il suggerimento che possiamo dare all’amministrazione è quello di concentrare le risorse sui servizi dedicati al decoro, alla pulizia e all’immagine della città. Appena entrati i turisti devono avere davanti agli occhi l’immagine di una città pulita e accogliente». Su questa linea anche Maxwell Frongia del Tanit: «Feci questa proposta già diverso tempo fa, anche per allinearci ad altri comuni dell’Isola, nella certezza che i ricavati andranno investiti per la promozione della città». Dello stesso avviso Laura Zucca, titolare dell’agriturismo “Sa scalitta” di Sirai: «È molto positivo che vengano messi a disposizione nuovi fondi per promuovere e incrementare i servizi». L’assessore al Turismo Michele Stivaletta è soddisfatto per il risultato raggiunto: «I numeri in nostro possesso ci dicono che il turismo in città sta crescendo Nell’ultimo anno sono giunte in città 65 mila persone, circa il 30 per cento in più rispetto al 2023 quando erano 52mila e il 75 per cento in più rispetto al 2019. Anche per questo motivo è fondamentale continuare a investire in questo settore e l’imposta di soggiorno va in questa direzione. Sempre stando ai dati in nostro possesso, seppur nel bilancio di previsione per il 2026, appena approvato, abbiamo inserito 20 mila euro, ipotizziamo che grazie alla nuova entrata avremo a disposizione non meno di 50 mila euro».

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