Monserrato.

Strade distrutte, sit-in a Palazzo civico 

Il sindaco Locci promette: «Entro gennaio i lavori in via Cesare Cabras»  

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Monserrato dice basta alle buche e ai pericoli che ogni giorno gli automobilisti devono affrontare quando escono di casa. Dopo essere scesa in piazza a giugno contro la guerra, la città si è riversata nuovamente per le strade per protestare, questa volta contro il dissesto degli asfalti.

Folla

Un fiume di persone, oltre cento, ha invaso ieri sera piazza Maria Vergine – proprio mentre in Municipio si teneva il Consiglio – chiedendo interventi urgenti e manifestando tutto il disappunto accumulato negli ultimi mesi. Una manifestazione pacifica, ma dai toni accesi, quella promossa dagli amministratori del gruppo social “La Voce di Monserrato” (dove ogni giorno i membri “postano” le voragini più pericolose) e dall’associazione culturale Obiettivo Comunitas. I partecipanti, almeno un centinaio, hanno gridato parole come «vergogna», «sicurezza» e «rispetto», dicendosi «stanchi delle buche, delle promesse non mantenute e di scuse poco credibili», chiedendo «soluzioni concrete». Per gli organizzatori, il sit-in è stato un successo oltre le aspettative. «Con questa manifestazione, nata spontaneamente per esprimere il nostro disagio, è stato scritto un pezzo di storia monserratina», così Roberto Pisano, di Obiettivo Comunitas. «La manifestazione è stata una scommessa, e la risposta più bella è stata la presenza della gente», ha aggiunto Cristiano Meloni de “La Voce di Monserrato”. «La risposta che Monserrato c’è e si è tolta l’anello al naso. Siamo contro le bugie dell’amministrazione». Un riferimento ai lavori di manutenzione degli asfalti – su tutti quelli in via Cesare Cabras – annunciati più volte ma non ancora cominciati. Poi sono stati i cittadini stessi a prendere la parola, denunciando lo stato di strade come via Riu Mortu, via Giulio Cesare, via Porto Botte e via Caracalla. Tra i presenti anche una rappresentanza di cittadini di Su Tremini, che convivono con fango e voragini nelle strade.

Il Puc

«Dopo 35 anni di autonomia, ancora aspettiamo il documento più importante, il Piano Urbanistico», ha lamentato Enrico Piludu, in riferimento a quel Piano urbanistico comunale che consentirebbe le opere di urbanizzazione che oggi mancano nella frazione.

La Giunta

Fischiatissimo il sindaco Tomaso Locci, che insieme alla sua Giunta, durante una pausa dei lavori del Consiglio, è uscito dall’Aula per confrontarsi pacificamente con i manifestanti. Con un abbigliamento eloquente: una felpa con la scritta: «È sempre colpa del sindaco». Ma non ha di certo rifiutato il confronto. E alla fine ha promesso ai cittadini: «Realizzeremo i lavori in via Cesare Cabras entro gennaio».

Alle 20 la manifestazione, del tutto pacifica, si è sciolta.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi