Viale Sant’Ignazio.

Nasce la Casa della solidarietà 

L’assessora: «Spazi adeguati anche per gli animali da compagnia» 

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Posti letto per uomini e donne e i loro animali, accoglienza notturna, spazi protetti per mamme con figli e tutto quello di cui può avere bisogno chi nella vita non è stato fortunato. La mensa Caritas e il dormitorio di viale Sant’Ignazio presto avranno un futuro migliore, in grado di accogliere le fasce più svantaggiate. Una platea che, a causa di stipendi che non consentono di arrivare a fine mese, separazioni coniugali o perdita del lavoro, si sta allargando sempre di più e coinvolge anche persone che sino a non molto tempo fa vivevano una vita tutto sommato normale.

Casa della solidarietà

Anna Puddu, assessora alla Salute e benessere dei cittadini, un passato e un presente in prima linea dalla parte dei più deboli, conosce bene il tema. «Abbiamo ottenuto il via libera dall’Autorità di gestione dei Pon Metro sul “Documento di fattibilità delle alternative progettuali”. Uno studio che ha valutato tutte le ipotesi sull’utilizzo e la riqualificazione dell’edificio di viale Sant’Ignazio». In concreto, di cosa si tratta? «L’intervento prevede un finanziamento nazionale di 10 milioni di euro che va a sommarsi ai 2,5 milioni stanziati dal Comune». Fondi già disponibili? «Sì, prevediamo di completare l’iter burocratico e iniziare i lavori entro il 2026».

Spazi anche per i cani

Il dormitorio attualmente ospita circa 40 persone, mentre la mensa può offrire 150 pasti a turno. Ma come saranno trasformati gli spazi? L’assessora Puddu annuncia una grande novità: i cani potranno stare al fianco dei loro padroni durante la notte. Sino a oggi ciò non è consentito ed è per questo che molti senzatetto rinunciavano all’ospitalità. Nella Casa della solidarietà saranno realizzati un dormitorio per uomini da 25 posti letto con servizi più spazio ufficio; un dormitorio per donne da 15 posti letto con servizi più spazio ufficio. Particolare riguardo alle situazioni impreviste e d’emergenza con l’istituzione dell’accoglienza notturna, organizzata in moduli distinti per uomini (60 posti), per donne (40 posti), per donne con figli minori (10 posti). Previsti anche 5 monolocali housing first (alloggi immediati e permanenti a persone senza dimora) a uso singolo per situazioni di maggiore vulnerabilità e un dormitorio per uomini e donne con spazi per animali da compagnia (10 posti).

I servizi

Il progetto proposto dal Comune prevede anche la mensa e la costituzione un presidio per “Servizio sociale professionale emergenze cittadine”, un presidio “Unità di strada” e il “Pronto intervento sociale” oltre a servizi per l’igiene personale, docce e bagni. «La Casa della solidarietà – aggiunge l’assessora – dovrà accogliere le equipe multiprofessionali incaricate della presa in carico e della progettazione personalizzata necessaria per favorire l’accesso delle persone alla rete dei servizi». Non solo, saranno predisposti 2 uffici per la “Stazione di posta” dove chi non ha casa potrà indicare la sua residenza per le comunicazioni istituzionali, legate all’esercizio della cittadinanza. «Il problema che stiamo analizzando – conclude – è trovare una soluzione temporanea per gli ospiti durante i lavori».

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