A Selargius continua la raccolta extra della plastica che dovrebbe concludersi oggi, mentre a Cagliari l’emergenza è - almeno per questa settimana - rientrata. E mentre tutti i Comuni isolani sono in allerta per scongiurare disagi nella differenziata, il Consiglio delle autonomie locali si rivolge alla Regione: «Dia immediate indicazioni ad amministratori e cittadini per uscire da questo difficile momento di incertezza», l’appello del presidente del Cal Ignazio Locci.
I disagi
Selargius è il centro che ha subìto più di tutti l’emergenza con il mancato ritiro delle buste lo scorso martedì, blocco dovuto allo stop nel centro di stoccaggio di Macchiareddu, l’impianto So.Ma ricicla. «L’interruzione del servizio ha ovviamente creato accumuli di plastica in tutto il territorio, con comprensibili ritardi che gli operatori di San Germano stanno cercando di recuperare», ammette l’assessore all’Ambiente Gigi Gessa. «Ma chiaramente la soluzione trovata non elimina il rischio che si riverifichino nuovi blocchi. Il problema è nazionale e non di facile risoluzione, ma confidiamo che la Regione si faccia carico del problema e venga trovata presto una soluzione in grado di garantire il corretto e regolare svolgimento della raccolte in tutte le comunità locali, e che non comporti ulteriori costi che finirebbero per gravare sui cittadini».
Un caso nazionale, come ha evidenziato il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, «dopo i disservizi registrati a inizio settimana, la raccolta degli imballaggi in plastica in città è tornata alla normalità», rassicurano da Palazzo Bacaredda. «Dietro l’apparente normalità si nasconde però una criticità più ampia che interessa l’intero Paese. Il settore del riciclo degli imballaggi in plastica sta infatti affrontando una crisi strutturale: i costi elevati delle operazioni di trattamento e la concorrenza di prodotti plastici provenienti da Paesi extra Ue hanno determinato una saturazione degli impianti nazionali. Questo blocco ha avuto ripercussioni anche a livello locale, impedendo agli impianti regionali di ricevere i materiali raccolti nel Comune di Cagliari».
Le mosse
E mentre i consorzi di settore chiedono interventi urgenti da parte delle istituzioni italiane ed europee per garantire la sostenibilità del sistema, l’impianto di riciclo di Macchiareddu è stato riaperto. «Sebbene l’emergenza sia rientrata», spiegano dal Comune di Cagliari, «sino alla risoluzione del problema su scala nazionale non si possono escludere futuri ulteriori rallentamenti nella raccolta della plastica». Da Monserrato l’assessore all’Ambiente Saverio De Roma rassicura i cittadini: «La filiera di raccolta e smaltimento del nostro Comune è solida e non ha subito interruzioni o modifiche, la plastica quindi continuerà a essere ritirata nei giorni stabiliti».
Sul caso interviene anche il Consiglio della autonomie locali, che si rivolge direttamente all’assessora regionale della Difesa dell’ambiente Rosanna Laconi. «I cittadini non potranno tenersi a casa la plastica per troppo tempo, perciò aumenta il rischio di un conferimento illecito», le parole del presidente Ignazio Locci. «L’altro rischio che si prefigura è che la plastica venga considerata rifiuto secco indifferenziato, determinando un incremento dei costi a carico dei cittadini e degli enti locali. È opportuno che la Regione dia immediate indicazioni ad amministratori e cittadini per uscire da questo difficile momento di incertezza».
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