L’anomalia.

Dopo il rischio software gli Airbus tornano in pista 

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Tutta colpa delle radiazioni solari. Per gli Airbus A320 è un caso che fa scuola, visto che – tra gli altri – è stato richiamato indietro l’aereo del Papa. Anche se in Italia i velivoli colpiti sono quelli di Ita, compagnia che vola con Airbus. Ma che cosa è accaduto? Il flusso di particelle solari sembra aver colpito la parte esterna dell’atmosfera e, a cascata, altre particelle si sono abbattute sull’elettronica dell’aereo. Questo avrebbe generato il cosiddetto “bit flip”, corrompendo i dati del sistema. Secondo gli esperti, entro qualche giorno l’allarme dovrebbe rientrare. In qualche caso non sono esclusi ritardi e cancellazioni, in particolare tra i vettori che devono tenere fermi i jet per più tempo perché è necessario rimuovere l’hardware e installarne uno nuovo. L’episodio ha avuto origine dal volo del 30 ottobre scorso della compagnia JetBlue da Cancún a Newark, dirottato a Tampa, in Florida, dopo che l’aereo è sceso di quota in modo imprevisto. Le successive analisi hanno mostrato la vulnerabilità in una parte del computer. La discesa non programmata e in con il pilota automatico, è durata pochi secondi. Sufficienti ad allarmare il primo ufficiale e a richiedere di scendere il prima possibile a Tampa per curare oltre dieci feriti tra passeggeri e assistenti di volo. Complessivamente sono stati richiamati a livello planetario circa 6mila Airbus A320.

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