Olbia.

Controlli col telelaser sospesi nella “città 30” 

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Se la Città 30, un anno fa, è riuscita a superare l'ostacolo dei rilevatori di velocità fissi, vietati dal nuovo Codice della strada nelle vie con limite di percorrenza sotto i 50 chilometri orari, adesso anche Olbia è nel caos autovelox. Il telelaser che aveva garantito i controlli sulla velocità in tutta l'area urbana del Comune che cammina a 30 chilometri all'ora non è stato ancora inserito nell'elenco stilato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. «Sebbene il nostro Comune sia stato uno dei primi a registrare il dispositivo sul sito del ministero, attualmente non è stato censito», dice il comandante della polizia locale, Giovanni Mannoni.

Controlli sospesi, dunque, fino all'inserimento nella lista dell'unico dispositivo mobile per misurare la velocità in città, in dotazione agli agenti di Olbia, che finora ha salvato l'ente dalle contestazioni alle multe per eccesso di velocità. «Il telelaser ci consente di evitare contestazioni alle sanzioni perché rileva l'infrazione in flagranza, rendendo consapevole il conducente immediatamente», aggiunge Mannoni. D'altronde, spiega, «l'amministrazione comunale non ha mai avuto l'obiettivo di fare cassa: con l'istituzione del limite di velocità a trenta chilometri orari ha, piuttosto, l'ambizione di modificare le abitudini di guida dei cittadini». E le sanzioni elevate negli ultimi mesi sembrerebbero soddisfare la strada intrapresa dal sindaco Nizzi. «Nella nostra città, – chiude Mannoni – le sanzioni più frequenti non sono notificate per eccesso di velocità ma per guida in stato di ebbrezza, responsabile anche di molti sinistri».

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