"Con la giornata di oggi indichiamo una direzione diversa: quella del superamento dei divari di natura economica, sociale e territoriale tra Regioni e cittadini".

Questo il commento del governatore della Sardegna Christian Solinas dopo il via libera dell’Europarlamento alla risoluzione Omarjee sulle Isole che, tra le altre cose, porterà all'istituzione di un regolamento ad hoc per i territori insulari per quanto riguarda l'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato.

“PASSAGGIO FONDAMENTALE” – "Un passaggio fondamentale nel percorso verso il riconoscimento della dimensione insulare nelle politiche Ue - sottolinea Solinas - un risultato importante che restituisce dignità a oltre 20 milioni di cittadini europei distribuiti su circa 2.400 isole".

Il presidente ricorda che è "anche grazie al contributo della Sardegna che oggi il Parlamento europeo riconosce la condizione insulare come uno svantaggio strutturale permanente, individuando la necessità di elaborare strategie complementari che consentano alle isole di affrontare le sfide e superare gli ostacoli che la loro propria natura comporta".

Solinas parla di "una battaglia che ci vede coinvolti tutti, che come presidente di una grande Regione insulare ho posto al centro del programma di governo, sia sul fronte interno italiano, mediante il riconoscimento del principio di insularità nella Costituzione della Repubblica, sia in sede europea, chiedendo la piena attuazione delle disposizioni del Trattato sul Funzionamento dell'Ue e una strategia specifica che permetta di modulare le politiche della Ue alle sfide dei nostri territori".

COSSA – Per Michele Cossa, presidente della commissione Insularità, il via libera rappresenta uno “spartiacque importante”.

"Oggi possiamo dire che l'Europa ascolta le sue Isole - ha aggiunta - il Parlamento europeo ha segnato una tappa fondamentale, che traccia una nuova strada della politica europea per le isole, con un diverso approccio metodologico, che dovrà tener conto della causa dello svantaggio, e in funzione di essa operare interventi appropriati, che non possono essere solo di natura economica".

“RIFORMA EPOCALE” – In questo scenario, ha aggiunto Cossa, "uno dei Paesi fondatori sta per approvare la norma costituzionale tesa a dare alle Isole parità di condizioni rispetto alla terraferma: una riforma epocale i cui effetti non potranno non riverberarsi anche sull'ordinamento europeo e che già oggi – considerata la portata e gli effetti sul piano nazionale – raccoglie l'attenzione degli altri paesi membri. È evidente come grazie all'impegno dimostrato sul fronte istituzionale con la proposta di legge per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione, che viaggia spedita verso l'approvazione finale, nel nostro piccolo teniamo alta la questione anche in Europa".

PAIS – Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del consiglio regionale Michele Pais: “Per i sardi, per gli otto milioni di italiani e per i 20 milioni di europei che vivono nelle Isole si aprono nuovi scenari in materia di turismo, di energia, trasporti, infrastrutture e ambiente", il suo commento.

"Un punto di partenza fondamentale per il pieno riconoscimento del principio che la nostra Isola attende ormai da troppo tempo - sottolinea Pais - il risultato raggiunto oggi indica che il percorso deve proseguire inesorabile non solo in Europa ma anche con il riconoscimento del principio dell'insularità nella nostra Costituzione". 

(Unioneonline/l.f.)

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